CATANZARO «Mi riempie di grande responsabilità e di grande gioia. E’ un consenso vasto, è stata una bella avventura, una bella gara, pulita. E sarà un’enorme responsabilità: c’è da mettere in campo tutta la passione per portare a casa i risultati, che spero riusciremo a portare». Sono queste le prime parole pronunciate da Giovanni Cuda, neo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, intervistato dai giornalisti subito dopo la sua larga elezione, ottenuta superando l’altro candidato, Stefano Alcaro.
«C’è tanta gente – ha aggiunto Cuda – che crede in me e nel mio programma. Di questo ringrazio davvero tutta la comunità accademica. Sarà un’università appassionata, con un grande senso di orgoglio e di appartenenza. Una università che mira a crescere e a crescere bene, in maniera armonica. E intraprendente». Per Cuda, inoltre « gli studenti sono la spina dorsale del sistema: su di loro contiamo perché noi siamo soltanto al loro servizio. Speriamo – ha aggiunto il neo Rettore dell’Università di Catanzaro – che questo diventi un ateneo ancora più attento alle richieste degli studenti, attento a garantire loro servizi e soprattutto a garantire loro la qualità perché dobbiamo garantire opportunità alla nostra popolazione studentesca”. Cuda si è soffermato anche sul tema del rapporto dell’Umg con Catanzaro, rapporto sempre molto controverso: Catanzaro è la città a cui appartengo, quindi per quanto mi riguarda ci sarà la massima attenzione verso le istanze che verranno dalla città, ma spero che la città lo faccia altrettanto nei confronti di questa università».
Un tema molto sentito è quello del ruolo dell’Università di Catanzaro nell’integrazione che ha portato alla creazione dell’azienda ospedaliera unica “Dulbecco” di Catanzaro: «L’Università svolge un ruolo cardine, tutte le scelte riceveranno il placet sia della parte politica che di quella accademica. Molti dei miei migliori amici sono medici dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” e dell’Azienda Mater Domini: non credo – ha spiegato Cuda – che da parte mia ci saranno delle problematiche. Spero che questa sia una integrazione reale per il bene della nostra popolazione che ha tanto bisogno di sanità di ottima qualità e soprattutto per i nostri studenti che hanno il diritto di essere formati in maniera egregia all’interno di questa comunità». Infine, le polemiche nate dopo la nascita di una nuova facoltà di medicina a Cosenza che ha tolto centralità all’ateneo catanzarese. «Le polemiche si spengono dopo qualche giorno – ha rimarcato il Rettore Giovanni Cuda – e lasciano il tempo che trovano: noi abbiamo ottimi rapporti con l’Università di Cosenza e soprattutto non dobbiamo temere la competizione con l’Unical. L’Università ha un ruolo importante che è quello di far crescere la società, non soltanto i propri membri. Saluto con piacere questa realtà, alla fine sarà una bella competizione anche con loro». (c. a.)
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