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La Calabria sperimenta il sistema di allarme pubblico per le emergenze climatiche

Il test partirà il sette luglio. Sui cellulari di chi si trova, anche in transito, in regione verrà inviato un messaggio di test

Pubblicato il: 22/06/2023 – 17:26
La Calabria sperimenta il sistema di allarme pubblico per le emergenze climatiche

CATANZARO La Calabria è Regione capofila, insieme a Sicilia, Toscana, Sardegna ed Emilia-Romagna, nella sperimentazione organizzata dal dipartimento nazionale di Protezione Civile di It-alert: il nuovo sistema di allarme pubblico che servirà ad avvertire la popolazione di una determinata area geografica di un’emergenza climatica in arrivo o una catastrofe naturale in corso. I primi test regionali di invio del messaggio, le cui modalità sono state esposte durante una conferenza stampa dal ministro per la Protezione Civile e Politiche del Mare Nello Musumeci, insieme con il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, verranno svolti a partire dal 28 giugno in Toscana, il 30 in Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 luglio in Calabria e il 10 luglio in Emilia-Romagna. Le date sono state definite con le Regioni, la Commissione protezione civile della Conferenza delle Regioni, Province Autonome e l’Anci. Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento. Questo sistema di allarme pubblico, che nel nostro Paese sarà operativo dal 2024, dopo che sarà conclusa la fase di sperimentazione in tutte le regioni italiane, è previsto dalla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti.In Calabria, il test di sperimentazione del sistema It-alert, avverrà dunque venerdì 7 luglio alle ore 12. In quel momento sui telefoni cellulari di tutte le persone che si trovano, anche in transito, sul territorio calabrese sarà inviato il seguente messaggio: «Questo è un messaggio di test del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario». Quest’ultimo, come sperimentato nelle esercitazioni del 2022 durante le quali è stato testato il sistema It-alert, è un form, accessibile dall’home page del sito It-alert, per raccogliere i feedback dei cittadini utili a implementare il sistema. Si stima che il messaggio di test sarà ricevuto all’orario e nel giorno stabilito (venerdì 7 luglio alle ore 12) da circa due milioni di utenze telefoniche presenti sul territorio calabrese. Regione capofila, insieme a Sicilia, Toscana, Sardegna ed Emilia-Romagna. Risulterà molto impattante sia sul piano visivo che sonoro e potrebbe comportare, per un breve lasso di tempo, il blocco delle attività e delle funzionalità degli smartphone. Per chi in quel momento si trovasse alla guida di un mezzo stradale, si ricorda che è vietata qualsiasi azione che implichi l’utilizzo fisico del telefono quando il veicolo è in marcia. È comunque possibile disattivare precedentemente, a seconda della tipologia degli smartphone, le notifiche relative a It-alert seguendo alcuni passaggi indicati nelle impostazioni del telefono cellulare. Il messaggio potrebbe non arrivare nel caso in cui sia impostata la suoneria silenziosa o se i telefoni sono spenti o privi di campo. Il nuovo sistema It-alert, che andrà ad integrare le modalità di comunicazione già previste per informare la popolazione, è stato sviluppato dalla Protezione civile con l’obiettivo di favorire l’adozione dei comportamenti necessari a minimizzare l’esposizione individuale e collettiva in caso di pericolo. Nasce dunque per coprire “l’ultimo miglio” dell’informazione in ambito di protezione civile e raggiungere i cittadini potenzialmente interessati da una situazione di emergenza. Esso consente ai fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero telefonico, di diffondere allarmi pubblici agli utenti finali interessati, attraverso la trasmissione di messaggi denominati appunto “Messaggi It-alert”. Trattandosi di un’informazione inviata esclusivamente alle persone potenzialmente coinvolte dall’emergenza, rappresenta di fatto una Call To Action, una sorta di attivazione civile che consente ai cittadini di tutelare sé stessi e gli altri, assumendo un ruolo sempre più attivo e consapevole di autoprotezione. Ogni dispositivo mobile connesso alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile può ricevere un messaggio “It-alert”. Grazie alla tecnologia Cell-broadcast (letteralmente, trasmissione di cella) i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.«La Calabria – ha dichiarato il direttore generale della protezione civile, Domenico Costarella – è stata la prima Regione che si è resa protagonista in ambito nazionale della sperimentazione del test di It-alert in occasione dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che si è svolta – dal 4 al 6 novembre 2022- tra Calabria e Sicilia. Lo scenario operativo ha visto la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione.Si è trattato della più grande esercitazione antisismica della storia d’Italia e ha coinvolto più di 500mila persone che si trovavano nello stesso momento nell’area dello Stretto di Messina, tra le province di Reggio Calabria e Messina. La protezione civile calabrese vuole essere all’avanguardia nello sviluppo dei processi di allerta verso i cittadini perché, come sottolinea il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto,il nostro è un territorio estremamente esposto dal punto di vista idrogeologico ma anche sotto l’aspetto del rischio sismico. Per questo è fondamentale lavorare costantemente sulla prevenzione e sui piani di emergenza. In vista della sperimentazione del nuovo sistema It-alert, del prossimo 7 luglio, alle ore 12, chiediamo dunque alla popolazione calabrese di collaborare il più possibile, assumendo un ruolo maggiormente attivo e consapevole di autoprotezione».

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