Licenze Ncc a Ferrovie della Calabria, è ufficiale: il governo impugna la legge della Regione

ROMA Come preannunciato dal governatore Roberto Occhiuto ieri in una diretta Instagram il governo ha deciso di impugnare alla Corte Costituzionale la legge della Regione Calabria numero 14 del 2023 recante “Autorizzazione per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente (Ncc).
La legge era stata approvata a fine aprile dal Consiglio regionale e in pratica assegna a Ferrovie della Calabria fino a un massimo di 200 licenze di noleggio con conducente, scatenando durissime polemiche in aula (il Pd con il capogruppo Bevacqua parlò apertamente di «marchetta») e fuori, con i tassisti sul piede di guerra. La legge era stata ispirata dall’esigenza di agevolare lo spostamento dei turisti in Calabria da un posto all’altro sopperendo alla carenza di servizi di questo tipo. Secondo il governo invece il testo – in alcune disposizioni – si pone «in contrasto con la normativa statale in materia di concorrenza», violando l’articolo 117, secondo comma, lettera d), della Costituzione, e il principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 118 della Costituzione: queste le motivazioni della impugnazioni,e proposta in Cdm dal ministro Calderoli.
Su Instagram ieri Occhiuto aveva concluso la diretta osservando «se la impugnano, qualche cos’altro me la invento perché questa regione è bellissima e merita di essere sviluppata soprattutto turisticamente. I primi ambasciatori del turismo calabrese sono i turisti. Non possiamo permetterci che un turista parli male della nostra regione perché non riesce a spostarsi perché manca una mobilità a servizio del turismo».