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Il Pd punta al rilancio dell’università. Irto: «Il congresso è finito, costruiamo l’alternativa alla destra»

Incontro con le associazioni studentesche. D’Attorre: «No all’autonomia». Il segretario sul caso Minenna: «La Regione non subisca uno stop»

Pubblicato il: 23/06/2023 – 19:27
Il Pd punta al rilancio dell’università. Irto: «Il congresso è finito, costruiamo l’alternativa alla destra»

LAMEZIA TERME Il rilancio del sistema dell’università e della formazione è una priorità nell’agenda politica del Pd. Su questa traccia il responsabile università della segreteria nazionale dem Alfredo D’Attorre e il segretario regionale Nicola Irto hanno incontrato, nella sede del partito a Lamezia Terme, i rappresentanti di associazioni e movimenti studenteschi con l’obiettivo di stilare una proposta programmatica per il futuro: una proposta che passi dalla riorganizzazione del diritto allo studio e dalla necessità di uno sforzo maggiore da parte della Regione a guida centrodestra. L’incontro non è stato ovviamente privo di accenni politici, legati all’attualità: dalla rigenerazione del Pd calabrese, con Irto che ha fatto presente che «il congresso è finito» e che l’obiettivo è «costruire una alternativa alla destra», alla vicenda che ieri ha portato all’arresto dell’assessore regionale Minenna, con il segretario regionale dem che ha auspicato che la Regione non subisca uno stop in un settore strategico come l’ambiente.

D’Attorre: «Contrastare l’autonomia differenziata»

«E’ bello oggi vedere una sede piena di giovani e rappresentanti delle associazioni studentesche per un Pd che torna a mettere il sistema dell’istruzione pubblica e dell’università pubblica al centro del proprio progetto», ha esordito D’Attorre. «E parlare di un sistema universitario nazionale e pubblico, e sottolineo le parole nazionale e pubblico, significa – ha aggiunto il dirigente nazionale del Pd – garantire anche e soprattutto una regione come la Calabria rispetto a meccanismi perversi che si sono affermati negli ultimi anni con questa presunta premiale distribuzione delle risorse basata su indicatori francamente inaccettabili. Faccio un esempio: se si distribuiscono le risorse misurando il numero di occupati a un anno dalla laurea è evidente che la Calabria non potrà mai competere con gli atenei di Milano e Torino, non perché i professori della Calabria o gli studenti della Calabria sono meno bravi ma perché sono criteri del tutto sballati. Quindi – ha ricordato D’Attorre – dobbiamo avviare una grande battaglia per rivedere questi meccanismi di distribuzione delle risorse che penalizzano il Sud, le aree interne e Calabria e ridare l’idea di un sistema universitario nazionale in cui il compito del ministero non è fare l’arbitro di una gara ma garantire che nessuno resti indietro. E poi contrastare questo sciagurato progetto dell’autonomia differenziata che, se andasse avanti, distruggerebbe alla radice l’idea di un sistema nazionale con diritti e regole che garantiscono tutti: sanità, scuola e sanità sarebbero le tre cose più colpite da questo progetto sciagurato. Invece il nuovo Pd che stiamo costruendo con Elly Schlein riparte invece dalla centralità della scuola pubblica, dell’istruzione pubblica, della sanità pubblica e della dignità del lavoro. Quindi la battaglia contro l’autonomia differenziata sarà per noi fondamentale».

De Luca, Irto e D’Attorre

Irto: «La Regione impegni più risorse»

A sua volta Irto ha evidenziato: «Come Pd abbiamo deciso di aprire una discussione vera con gli studenti e i dottorandi, con le associazioni per lanciare dalla Calabria delle proposte sul sistema universitario e sulla formazione, visto il momento particolare sulle questioni del diritto allo studio e sulle specializzazioni. Proposte che faremo al Consiglio regionale ma anche al Parlamento e al partito nazionale: la presenza di D’Attorre ha questo significato, sta organizzando un’importante iniziativa il 3 luglio a Roma perché il tema della formazione e dell’università per noi è centrale per lo sviluppo dell’Italia e soprattutto della Calabria, l’impoverimento delle nostre realtà infatti deriva anche dalle mancanze nel sistema universitario. Intanto ascoltiamo le proposte che arrivano dalle associazioni, sicuramente punteremo su una riorganizzazione del diritto allo studio calabrese per il quale è necessario un nuovo impegno economico da parte della Regione, al di là degli slogan, su un forte sostegno alla ricerca perché l’università non è un “lavorificio”. Se vogliamo che i giovani laureati poi restino in Calabria – ha riferito Irto – devono esserci percorsi lavorativi e di impresa ma anche fondati sulla capacità di ricerca scientifica che dia appetibilità alle nuove generazioni». Diversi i contributi dagli studenti. Francesco De Luca, coordinatore nazionale di Primavera degli studenti, in particolare ha specificato: «Noi chiediamo anzitutto una nuova legge sul diritto allo studio in Calabria, perché quella attuale è datata e va rinnovata anche con un impegno economico da parte delle istituzioni per garantire a inizio anno nuove borse di studio e dare la possibilità agli studenti di intraprendere un percorso universitario in Calabria e di portarlo a termine senza doverlo lasciare a metà. L’università – ha rimarcato De Luca – è una chiave di sviluppo per una regione come la Calabria e investire sul diritto allo studio, che integri anche il trasporto pubblico locale e i servizi, è fondamentale» .

I temi politici

Temi anche più prettamente politici nell’incontro dei democrat. Con riferimento al rapporto con la segreteria nazionale del Pd a guida Elly Schlein, Irto ha osservato: «Il congresso è finito, noi stiamo lavorando per il Pd nazionale, stiamo lavorando in Calabria, oggi c’è il responsabile nazionale del partito per l’università, avremo nei prossimi giorni il responsabile dell’economia, faremo iniziative sulla sanità, sull’autonomia differenziata. Insomma – ha aggiunto il segretario regionale democrat – noi stiamo lavorando sodo per ricostruire il Pd, per radicarlo ma soprattutto per costruire una alternativa a una destra che in Italia e in Calabria non dà risposte ai cittadini, e anche questo tassello di oggi è un pezzetto che ci porterà a quella conferenza di programma nei prossimi mesi per costruire il Libro Bianco sulla Calabria del futuro». Il “caso” Minenna: secondo Irto «non si deve strumentalizzare la vicenda, saranno gli interessati a doverne rispondere. Occhiuto ha ripreso le deleghe, è importante, al di là della vicenda giudiziaria, che un settore strategico come quello dell’ambiente non si fermi, è importante avere una guida politica, la Regione non si può consentire uno stop, anche perché si tratta di un settore strategico e siamo in estate, quindi serve che ci sia una Giunta nel pieno delle sue funzioni. Quindi – ha evidenziato Irto – auspichiamo che Occhiuto abbia le idee chiare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, a valle di questa purtroppo non felice vicenda».

Il ricordo di Giovanni Puccio

Ultimo passaggio da parte di D’Attorre, che dieci anni fa è stato commissario regionale del partito calabrese: «Mi fa molto piacere rivedere tanti compagni e amici, domani poi è il giorno in cui ricordiamo un grande amico, un grande compagno, un grande militante, un grande dirigente del Pd calabrese e della sinistra calabrese, Giovanni Puccio, a cui – ha concluso D’Attorre – mi legano sentimenti di profonda stima, amicizia e gratitudine». (c. a.)

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