Un italiano è stato sequestrato nelle ultime ore in Ecuador. L’ambasciata d’Italia a Quito, in contatto con il ministero degli Esteri, sta seguendo la situazione, si apprende dalla Farnesina. L’italiano rapito in Ecuador è Panfilo Colonico, chef originario di Sulmona, in provincia dell’Aquila, che da poco più di due anni si era trasferito all’estero. Prima dell’Ecuador, Colonico era stato in Canada dove aveva aperto un’impresa di costruzioni. Nel pieno del periodo di lockdown, quando tutto il mondo era bloccato e non era consentito di spostarsi da un Paese all’altro, il sulmonese decise di aprire un ristorante italiano a Guayaquil, capitale commerciale dell’Ecuador, “Il sabore mio”. A Sulmona, sua città d’origine, vivono la sorella e l’ex moglie. Le telecamere del ristorante di Panfilo Colonico hanno ripreso le fasi del sequestro. Le immagini mostrano due persone a volto scoperto, con i mitra in mano, che entrano nel locale indossando la divisa di polizia. Un terzo, anche lui armato, resta all’esterno con il casco indosso. Pochi secondi e le telecamere riprendono lo chef che viene accompagnato fuori dal ristorante da uno dei sequestratori, senza opporre resistenza.
La polizia di Guayaquil ha confermato il sequestro dello chef italiano, annunciando di aver attivato una unità per localizzarlo. Nel frattempo il console in Ecuador ha contattato i familiari a Sulmona. Attivato anche il Ministero degli Esteri che sta seguendo l’evolversi della delicata vicenda. Ministero che sul proprio portale “viaggiare sicuri”, aveva avvertito di recente sulla mancanza di sicurezza in Ecuador, proprio nella città dove si è verificato il rapimento di cui non si conoscono i motivi. Gli investigatori sono propensi a ricollegare il gesto su una possibile lauta richiesta di riscatto.
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