COSENZA “Non più tardi di due anni fa, alle porte dell’ennesima emergenza rifiuti che sarebbe divampata nel territorio della Sibaritide e dell’intera provincia di Cosenza, dissi che la soluzione non potevano essere le discariche. Men che meno poteva essere la discarica di Scala Coeli, per una serie di difficoltà logistiche, ambientali, probabilmente anche strutturali che oggi – purtroppo – si sono palesate e manifestate tutte e per intero. Non è il momento dei processi sommari ma della responsabilità. Occorre che dopo l’incidente avvenuto nei giorni scorsi – sul quale stanno indagando i carabinieri forestali – che ha causato un ingente sversamento di percolato nel Fiume Nicà compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema circostante, si avviino urgenti provvedimenti”. Lo scrive sui social il consigliere regionale di Azione Giuseppe Graziano: “Innanzitutto – prosegue Graziano – è opportuno che si ripulisca il letto del fiume dalle sacche di quel liquido altamente inquinante, che rappresenta il siero di decantazione della spazzatura abbancata in discarica, prima che lo stesso possa finire nelle falde acquifere creando un danno irreparabile; è opportuno, ancora, che si proceda alla bonifica totale del sito e delle aree circostanti e che si attuino tutti i controlli necessari per capire quanto materiale inquinante è finito in mare. Fatte queste operazioni – come richieste dalla Regione Calabria e dallo stesso presidente Occhiuto – è opportuno – conclude Graziano – che sulla discarica di Pipino si faccia un’operazione verità, confidando nel certosino lavoro della Procura della Repubblica di Castrovillari”.
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