CATANZARO Dal 23 gennaio all’11 giugno i medici cubani hanno effettuato 20.100 visite mediche. Sono questi i dati della Regione riferiti al contributo del primo contingente di medici cubani negli ospedali calabresi: i dati, citati dal presidente della Giunta e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto in una recente diretta Instagram, sono riferiti all’attività prestata dai 52 medici cubani già in servizio nei presìdi sanitari del Reggino, un secondo gruppo di oltre 100 operatori caraibici è invece annunciato nelle prossime settimane, con destinazione priorità a Vibo Valentia e Crotone.
Delle oltre 20mila visite mediche effettuato dal 23 gennaio dai medici cubani – emerge poi dai dati della Regione – 10.135 sono state effettuate in pronto soccorso, 1.439 in medicina interna, 746 in pediatrica, 749 in ostetricia e ginecologia, 523 in chirurgia generale, 3.000 in ortopedia, 832 in terapia intensiva, 2.319 in cardiologia: registrati anche 190 parti, di cui 95 cesarei, 1.467 interventi chirurgici. «Se non le avessero fatte loro queste prestazioni non le avrebbe fatte nessuno», ha detto Occhiuto nella diretta Instagram specificando: «Queste prestazioni non sarebbero state erogate e avremmo dovuto chiudere gli ospedali. Invece siamo riusciti a tenere aperto l’ospedale di Gioia Tauro, è stata evitata la chiusura del reparto di lungo-degenza nell’ospedale di Oppido Mamertina, all’ospedale di Polistena è stata riaperto il sevizio di mammografia che era chiuso da 5 anni per carenza di specialisti, e così via. Tutti ospedali che avremmo dovuto chiudere, invece ora sono tutti contenni. Qualche giorno fa un medico cubano ha salvato un bambino di 4 anni a Locri, e io sono soddisfatto di questo, ho sempre detto che anche una sola vita salvata vale più di mille polemiche. Oggi le polemiche non ci sono più, le vite salvate sono state molte e sono contento». Occhiuto ha poi osservato: «Molti presidenti di Regione mi chiedono come hai fatto, fallo fare anche a noi. Fui criticato da tutti in Italia in quell’occasione, invece i medici cubani sono stati straordinari nei nostri ospedali. Hanno lavorato con grande soddisfazione dei loro colleghi italiani e dei pazienti. Come ho sempre detto e come avete visto, non ruberanno nessun posto di lavoro e non anno rubato nessun posto di lavoro, perché abbiamo continuato a fare i concorsi e abbiamo assunto tantissimi medici. Certo, c’è ancora molto molto molto da fare e ne ho coscienza, per questo anche quando c’è un piccolo risultato che raggiungiamo dico sempre ai miei collaboratori di non festeggiare perché bisogna pensare sempre a quello che resta da fare che è tantissimo. Abbiamo deciso di rispondere a tutte le esigenze che ci sono state rappresentate dai commissari, e i primi medici cubani che verranno – altri tra 103 e 125, lo stiamo decidendo – saranno destinati agli ospedali di Vibo e Crotone». (c. a.)
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