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lo scontro politico

«Petrusewicz a suo agio con una amministrazione senza visione, infida e bugiarda»

La Federazione Riformista di Rende all’attacco: «Bugie ed esagerazioni sulle opere in corso di realizzazione»

Pubblicato il: 27/06/2023 – 17:12
«Petrusewicz a suo agio con una amministrazione senza visione, infida e bugiarda»

RENDE «La prof.ssa Petrusewicz, vicaria reggente del comune di Rende, senza mai essersi sottoposta al giudizio dell’elettorato, a quanto appare si trova a suo perfetto agio con una amministrazione senza visione, senza capacità realizzatrici, ma, in compenso, infida e bugiarda». Così in una nota Federazione Riformista di Rende, che aggiunge: «Innanzitutto, proprio la Petrusewicz, che da assessore alla cultura ha fatto di tutto per liquidare l’associazione culturale “Achille Capizzano”, che anima e gestisce il museo Maon, giorni fa si è presentata sorridente a tagliare il nastro di inaugurazione della splendida mostra “Toscana, dai Macchiaoili al Novecento, appunti per l’Ottocento calabrese”, senza aver fatto niente, il niente che è niente, per concepirla e per organizzarla. L’obiettivo, peraltro riuscito, era di far apparire nei resoconti giornalistici e nei servizi televisivi, attraverso dichiarazioni virgolettate e sapienti immagini, che la mostra era promossa dal comune di Rende, invece è interamente opera delle professionalità della “Capizzano”».

«Bugie ed esagerazioni sulle opere in corso di realizzazione»

«Le bugie e le esagerazioni, inoltre, – prosegue la nota – si sprecano a commento delle opere in corso di realizzazione, finanziate con l’Agenda Urbana e con il PNRR. Opere che nulla hanno di strategico, come con i fondi POR e del PNRR si dovrebbe operare, ma che, al contrario, non sono altro che modeste manutenzioni. Ci riferiamo, in primo luogo, alle tanto sbandierate piste ciclabili da Quattromiglia a Roges. In realtà, le piste ciclabili a partire dal quartiere Europa, interamente servito, sono già esistenti fino al parco Robinson. Per cui la grande opera della vicaria sarebbe costituita dalle nuove piste ciclabili, nel breve tratto per congiungere con il servizio il quartiere Europa e Quattromiglia. In secondo luogo, ci riferiamo al Parco Robinson, che ancora si continua a definire, senza tema di sfiorare il ridicolo, come il parco più inclusivo di Europa. Speriamo che una tale carnevalesca affermazione non sia letta dai frequentatori degli immensi parchi inclusivi di Roma, Londra, Parigi, Amsterdam, Berlino e Stoccolma. Nel caso del Parco Robinson, si va molto oltre il ridicolo. Più di 700.000 euro sono spesi per eseguire la manutenzione dei sentieri tuttora esistenti, per implementare il parco giochi presente da oltre vent’anni, per realizzare il giardino cosiddetto “sensoriale”, per rifare sentieri per disabili e non vedenti e per costruire una rampa di accesso al dismesso ponticello ferroviario, acquistato e ristrutturato a totale spesa del comune di Cosenza. E, allo stesso modo, la nuova pubblica illuminazione del parco, riteniamo con i soliti elementi funerari, sarà eseguita utilizzando i fondi dell’efficientamento energetico. Con oltre 700.000 euro, noi riformisti del parco Robinson avremmo fatto un piccolo zoo, questo sì inclusivo ed attrattivo almeno per l’intera regione, realizzando, in tal modo, un’opera strategica così come si conviene con i fondi del PNRR. Infine, lanciamo un preoccupato allarme per lo stato di abbandono e di incuria dei tratti non sistemati dei torrenti Emoli e Surdo. I due corsi d’acqua ad est della ex SS19 appaiono invase, e dunque quasi unite, dalla vegetazione. Tale stato dei due fiumi rappresenta un evidente pericolo di esondazione, in caso di piogge torrenziali e “bombe d’acqua”, ormai ricorrenti a causa del nostro clima divenuto sub-tropicale. I fondi del PNRR si sarebbero dovuti utilizzare per affrontare problematiche strutturali di questa natura e non per le “iacovelle” di cui si parlava prima».

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