CATANZARO Una ventina di interventi per un investimento complessivo che supera i 25 milioni di euro. Per superare l’emergenza in sanità, evitare la desertificazione delle strutture regionali e frenare l’emigrazione non serve soltanto uno sforzo in termini di reclutamento del personale ma è necessario anche puntare sul potenziamento della strumentazione e delle tecnologie, colmando le tante e gravi lacune esistenti sotto questo aspetto. Dall’inizio dell’anno la struttura del commissario ad acta della sanità calabrese guidata dal governatore Roberto Occhiuto ha approvato una lunga serie di decreti per l’approvazione di progetti e per la richiesta di ammissione ai finanziamenti previsti dal famoso articolo 20 della legge 67 del 1988, quella norma che prevede il programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia, di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, programma che in base al Decreto Calabria la Regione può realizzare anche avvalendosi di Invitalia, con cui già sono state sottoscritte difese convenzioni. Alcuni di questi interventi sono già stati finalizzati (come quello per la Pet Mobile al Policlinico Mater Domini), in ogni caso l’obiettivo è quello di dotare gli ospedali ma anche presìdi ospedalieri e poliambulatori, soprattutto quelli di aeree più disagiate, della strumentazione a volte minima per garantire un servizio che altrimenti non sarebbe garantito costringendo i cittadini ai sempre dolorosi viaggi della speranza, soprattutto nel campo dell’oncologia. Si parla di mammografie, angiografi, Tac, Per, acceleratori, giusto per fare degli esempi.
I decreti così riguardano a esempio l’approvazione dei progetti di “fornitura e installazione di una Tac presso il Po Riuniti di Reggio Calabria e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (richiesta di finanziamento pari a 1,8 milioni di euro),”fornitura e posa in opera di un acceleratore Po Mariano Santo di Cosenza” (1.890.000,00 euro), “fornitura del bunker, da installare presso la Soc di radioterapia oncologica del Po De Lellis” di Catanzaro (euro 3.587.020,00), “fornitura e posa in opera chiavi in mano di un nuovo acceleratore lineare con tecnologia Imrt/Vmat e Igrt presso il Po Riuniti di Reggio Calabria” di euro 2,9 milioni, “fornitura e installazione di una Pet-Tac presso il presidio ospedaliero Policlinico Mater Domini di Catanzaro” per euro 2.228.284,65. O ancora “fornitura e installazione di un Angiografo presso il Presidio ospedaliero di Crotone e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (918mila euro), “fornitura e installazione di un Angiografo presso il Presidio ospedaliero Policlinico Mater Domini di Catanzaro” (1.740 milioni), “fornitura e installazione di un Angiografo presso il Po Annunziata di Cosenza e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (1,350 milioni), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il Po “Annunziata” di Cosenza e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (355mila euro), “fornitura e installazione di una Risonanza Magnetica presso il Presidio ospedaliero Policlinico Mater Domini di Catanzaro” (1,740 milioni), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il Poliambulatorio di Cirò Marina (300mila euro), l’autorizzazione a contrarre per la ristrutturazione e messa in sicurezza dell’ospedale di Locri (657mila euro), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il Presidio Ospedaliero di San Giovanni in Fiore e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (329mila euro), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il poliambulatorio di Mesoraca” (306mila euro), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il Po di Serra San Bruno e connessi lavori di adeguamento edilizio ed impiantistico” (352mila euro), “fornitura e installazione di un Mammografo presso il Po di Crotone” (306mila euro). (redazione@corrierecal.it)
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