REGGIO CALABRIA Una sottoscrizione che rappresenta «un messaggio di speranza che parte da qui, Reggio Calabria». Così il prefetto Massimo Mariani ha definito la scelta della città in riva allo Stretto per la stipula di quattro convenzioni per l’assegnazione diretta, ad associazioni del terzo settore, di beni confiscati alla ‘ndrangheta e a Cosa nostra sul territorio della Calabria e della Sicilia orientale. Presenti per l’occasione il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il prefetto Bruno Corda, che ha sottoscritto le convenzioni. «Un risultato importante», ha detto ancora Mariani che rappresenta un «segnale di affermazione della presenza dello Stato che restituisce ai territori quello che la criminalità organizzata toglie». Un risultato reso possibile dall’applicazione di una disposizione introdotta a fine 2017 nel Codice Antimafia che, valorizzando il ruolo degli enti del terzo settore, ha consentito di assegnare direttamente agli stessi una parte dell’ingente patrimonio confiscato alla criminalità organizzata per la realizzazione di progettualità a carattere sociale. E in particolare: l’Associazione Valentia per la creazione della “Casa della legalità – Piersanti Mattarella”; con l’Organismo Beppe Montana Libera Terra che ha presentato due progetti dal titolo “Ricomincio da qui” finalizzati alla creazione di opportunità lavorative per soggetti svantaggiati e con l’Organismo Ultreya Pedara, capofila di una associazione temporanea di scopo per la realizzazione del progetto “Solidarietà e cittadinanza attiva in un circuito di Educazione, Soccorso e Resilienza”.
«Il rafforzamento dell’attività volta al riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata – ha detto il sottosegretario Wanda Ferro – è una priorità del governo Meloni e del ministero dell’Interno, perché rientra in una più ampia strategia di prevenzione e di contrasto dell’azione della criminalità organizzata. Vogliamo colpire le organizzazioni criminali non solo con la repressione e l’attività di prevenzione, ma anche con la sottrazione alle cosche dei patrimoni accumulati illecitamente per trasformarli in presidi delle forze dell’ordine o in strutture di utilità sociale. Un’azione che non solo colpisce le organizzazioni criminali sul piano finanziario, ma ha anche un fortissimo valore simbolico perché rappresenta l’affermazione della legalità sui territori e la vittoria dello Stato. Per questo con il ministro Piantedosi stiamo puntando molto sul rafforzamento dell’Agenzia per i beni confiscati guidata dal prefetto Bruno Corda». «Nel decreto Pa – ha aggiunto il sottosegretario Ferro – abbiamo potenziato gli organici dell’agenzia con l’aggiunta di 100 unità di personale e la previsione di arrivare a 300 unità. L’obiettivo è quello di rendere sempre più efficiente l’Agenzia, in modo che ci sia una sempre maggiore conoscenza dei beni sequestrati, procedure di destinazione più rapide ed efficaci, la possibilità di creare white list per le realtà del sociale, la capacità di supportare gli enti locali per la valorizzazione dei beni trasferiti e per mantenere sul mercato le aziende confiscate in grado di superare il cosiddetto shock di legalità. Poi abbiamo l’attività volta ad assegnare in via diretta gli immobili confiscati ad enti del terzo settore. Abbiamo applicato per la prima volta la normativa introdotta dal codice antimafia nel 2017, e abbiamo assegnato in via diretta 260 immobili confiscati a soggetti del terzo settore al termine di un’attività istruttoria servita all’attenta verifica dei requisiti di partecipazione e alla effettiva fattibilità e sostenibilità dei progetti presentati. Stiamo facendo rete con gli altri ministeri ma anche con le Regioni, che hanno un ruolo fondamentale nel sostegno alla capacità di progettazione, soprattutto per i comuni più piccoli, ma anche nell’individuazione delle risorse per le ristrutturazioni dei beni e per l’avvio della gestione».
«La firma di queste convenzioni a Reggio – ha spiegato il prefetto Bruno Corda – ha un grande valore simbolico. Noi – ha aggiunto – andiamo sui terreni, non abbiamo paura, siamo andati a dare i terreni di Messina Denaro a Trapani, così come in altre parti, non l’abbiamo fatto in videoconferenza, l’abbiamo fatto in presenza. Credo che tutte queste cose poi alla fine abbiano un valore simbolico che supera il valore del bene: ha un significato di deprivazione del potere da parte del soggetto criminale, il quale non solo si vede portare via il bene, ma lo vede utilizzato da altri. Credo che questo sia l’affronto più importante che possa farsi nei confronti di un soggetto criminale»
«Siamo molto orgogliosi e molto felici per la firma di oggi, perché come giovani che hanno creduto e che hanno deciso di rimanere in un territorio difficile come quello calabrese e principalmente all’interno della provincia di Vibo Valentia, vogliamo dare un messaggio positivo e lo daremo creando una Casa della cultura in ricordo di Piersanti Mattarella. Dobbiamo portare avanti il ricordo, lo dobbiamo fare principalmente con i giovani, con le scuole perché giovani sono il futuro», ha detto a margine dell’incontro Anthony Lo Bianco, presidente dell’Associazione Valentia.
“Solidarietà e cittadinanza attiva in un circuito di Educazione, Soccorso e Resilienza” (Area di intervento: Sociale) che sarà realizzato dall’Organismo Ultreya Pedara, capofila, in ATS con il Comitato Provinciale delle Misericordie di Catania – ODV, la Fraternita di Misericordia di Pedara ODV e l’Oratorio Salesiano, APS.
L’iniziativa intende potenziare e consolidare i sistemi del Servizio Civile Universale e della protezione civile, attraverso sevizi di assistenza (trasporto ordinario sanitario e sociale e welfare per fasce più deboli), protezione civile (assistenza popolazione in occasione grandi eventi e/o emergenze), prevenzione incendi, monitoraggio territorio, diffusione della cultura della protezione civile e servizio di educazione e promozione culturale a favore di minori e giovani.
Il progetto è condiviso dal Comune di Pedara (CT) che ha manifestato la disponibilità ad acquisire al patrimonio i beni immobili assegnati per la realizzazione della proposta.
La durata prevista è di 10 anni e il valore stimato degli investimenti e dei costi operativi è di euro 1.619.717,40. L’Agenzia erogherà un contributo di euro 50.000,00.
“Ricomincio da qui – Appezzamento A” (Area di intervento: Salute e prevenzione – Occupazione e ricerca) che sarà realizzato a cura dell’Organismo Beppe Montana Libera Terra. Il progetto è volto alla creazione di opportunità lavorative per soggetti svantaggiati ex L. n. 381/91, migranti e disoccupati di lunga durata e intende realizzare momenti di conoscenza e formazione in ordine alle esperienze di riuso dei beni confiscati. La proposta si realizza attraverso la gestione di un agrumeto e la conversione in agricoltura biologica, con valorizzazione delle colture tipiche e delle specificità del territorio. Sotto il profilo socio-educativo, sono previste attività in collaborazione con “Associazione Libera” e in coordinamento con altre cooperative Libera Terra, con attività di Memoria e Impegno legate alle tematiche dell’antimafia sociale. L’iniziativa è condivisa dal comune di Palagonia (CT) che ha manifestato la disponibilità ad acquisire i beni assegnati per la realizzazione del progetto.
I cespiti, da assegnare per la durata di 30 anni avendo l’Organismo assunto l’impegno di sostenere gli oneri di manutenzione straordinaria, sono costituiti da 2 abitazioni indipendenti e 2 box. Il valore del progetto è stimato in euro 411.293,70.
“Ricomincio da qui – Appezzamento B” (Area di intervento: Salute e prevenzione – Occupazione e ricerca) anch’esso realizzato a cura dell’Organismo Beppe Montana Libera Terra. I contenuti dell’idea progettuale sono i medesimi descritti per l’Appezzamento A ed in forza di questa seconda convenzione saranno assegnati, sempre per la durata di 30 anni, 21 terreni ed 1 box.
Anche in questo caso il Comune di Palagonia ha manifestato la disponibilità ad acquisire i beni assegnati per la realizzazione del progetto, il cui valore è pari a 572.315,95 euro.
“Casa della legalità – Piersanti Mattarella” (Area di intervento: Sociale) che sarà realizzato dall’Associazione Valentia.
Il progetto si propone di utilizzare i beni assegnati, consistenti in 4 unità abitative, per realizzare una piccola struttura di co-housing e avviare attività di agricoltura sociale e di interesse turistico, culturale e religioso, in presenza e a distanza, costituendo un centro di aggregazione in cui espandere anche l’azione del progetto “ANG Radio Spazio Giovani” già in essere, per il rilancio del territorio con il coinvolgimento delle nuove generazioni.
La durata prevista è di 10 anni e il valore stimato degli investimenti previsti e dei costi operativi complessivi è di 58.000,00 euro.
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