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Confad rinnova il Consiglio direttivo per il quadriennio 2023-2027

I membri riconfermati e i nuovi negli organismi dell’associazione. Tra le new entry il calabrese Piervincenzo Panzarella

Pubblicato il: 28/06/2023 – 14:34
Confad rinnova il Consiglio direttivo per il quadriennio 2023-2027

Si è svolta nella mattinata di sabato 24 giugno 2023, in modalità online, l’assemblea nazionale dei soci Confad avente come ordine del giorno l’approvazione del bilancio dell’associazione relativo al 2022 e l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2023-2027.
Il bilancio 2022 è stato approvato in seguito alla relazione esposta dal tesoriere Paolo Zanotti che ha sottolineato l’estrema trasparenza con cui sono state gestite le risorse economiche, particolarmente esigue in fede alla ferma politica di volontariato che anima l’associazione stessa.
Il nuovo Consiglio Direttivo è stato eletto all’unanimità dopo un momento di presentazione da parte dei diversi membri, nonché di spontanea condivisione anche di esperienze di vita personale essendo tutti, di fatto e prima di ogni altra cosa, caregiver familiari.

Questa la composizione del nuovo Consiglio Direttivo:
Membri riconfermati
Alessandro Chiarini, presidente
Antonella Asciutto Ferro, vicepresidente
Paolo Zanotti, tesoriere
Corrado Adamo, segretario
Vincenza Ferrante, segretario

Nuovi membri
Luigi Ferraro
Teresa Bellini
Mario Assanti
Piervincenzo Panzarella
Simone Abate
Francesca Bianco

Piervincenzo Panzarella, di Curinga, è l’unico calabrese nell’elenco; fino all’elezione sono stato il vice referente regionale di Confad, già presidente del Comitato famiglie disabili “L’albero azzurro”. Da oltre 20 anni è impegnato in battaglie sociali a livello locale e nazionale per la difesa e la promozione dei diritti dei disabili. Lavora come funzionario nel settore del credito.

L’assemblea si è svolta in un clima sereno e disteso nel quale è emerso il sentimento di profonda stima reciproca che lega i membri del neoeletto Consiglio Direttivo e, in generale, tutti gli associati che condividono la filosofia di Confad.
Il rieletto presidente Alessandro Chiarini ha infatti sottolineato come Confad sia per tutti i membri che a vario titolo ne fanno parte (Consiglio Direttivo, Referenti territoriali del Comitato Esecutivo, Segreteria…) una vera e propria famiglia, in cui nascono e nel tempo si consolidano sentimenti di sincera amicizia personale. Questo è ciò che rende Confad molto più che una semplice associazione di persone con problematiche simili o finalità comuni da raggiungere.
È stata velocemente ripercorsa la storia di Confad ricordando i momenti più salienti dei tanti risultati conseguiti, alcuni dei quali davvero importanti. Ora l’attenzione è tutta rivolta ai prossimi obiettivi. Primo fra tutti, ovviamente, il riconoscimento giuridico della figura del caregiver familiare, con tutti i diritti e le tutele ancora negati. Ma non solo.
Obiettivi che si delineano come molto ambiziosi per il nuovo Direttivo che, oltre a voler mantenere e rafforzare la rappresentatività di Confad sia con gli organi di governo centrale sia con le istituzioni e gli enti locali, si propone di mettere in campo una serie di progetti di supporto reale per le tantissime famiglie con disabilità ormai allo stremo delle energie: ossigeno in attesa di risposte concrete da parte della politica, che ancora tardano ad arrivare.
Con l’adeguamento alle nuove disposizioni inerenti la recente riforma del terzo settore e con l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, Confad «vuole porsi sempre più al fianco di chi dedica strenuamente tutta la vita a un proprio caro non autosufficiente, ben consapevole che pur rimanendo l’infinito e incondizionato amore, le forze e le energie personali senza alcun supporto, invece, non sono illimitate».
«Con le modalità più consone e con le risorse a disposizione – si legge in una nota –, cercheremo di rispondere a questo problema sociale tanto diffuso quanto ignorato dal mondo delle istituzioni. È necessaria e sempre più urgente una considerazione diversa delle tantissime famiglie con disabilità e dei loro innumerevoli bisogni. Continueremo a portare avanti, pertanto, con ancora maggiore forza e determinazione le battaglie per i diritti fondamentali soprattutto delle persone più fragili. Ogni persona e ogni famiglia con disabilità, deve poter vivere pienamente in nome di quella dignità di vita che si compie attraverso il perseguimento dei principi universali. In particolare, continueremo a batterci per il diritto alla salute, alle giuste cure e al benessere della persona da ogni punto di vista, per il diritto all’autodeterminazione personale, all’inclusione, all’equità e alla giustizia sociale, in ogni contesto, in ogni momento della vita».

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