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Sanità

Il Pronto soccorso di Cosenza si rifà il look. De Salazar: «Sarà più grande e accogliente» – VIDEO

Presentato all’Annunziata il progetto di riqualificazione della struttura. Lavori al via il 5 luglio, dureranno (si spera) 299 giorni

Pubblicato il: 29/06/2023 – 13:48
di Francesco Veltri
Il Pronto soccorso di Cosenza si rifà il look. De Salazar: «Sarà più grande e accogliente» – VIDEO

COSENZA 299 giorni, e si spera non di più. È il tempo che i cosentini dovranno attendere per ammirare e soprattutto usufruire del nuovo Pronto soccorso dell’ospedale cittadino i cui lavori, realizzati da Infratech Consorzio Stabile, avranno inizio il prossimo 5 luglio. Una struttura che, almeno nelle intenzioni, si preannuncia più grande, più efficiente, accogliente e, soprattutto, più umana. Questo e tanto altro è emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione dei “Lavori di riqualificazione adeguamento del Pronto soccorso” di Cosenza. A illustrare i dettagli dell’operazione di restyling di un reparto che negli anni ha riscontrato carenze – per essere buoni – di non poco conto, è stato il Commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar. Il cantiere non fermerà, ovviamente, i servizi di Urgenza-Emergenza che saranno erogati in altre aree dell’ospedale. Per esempio, durante i lavori, all’ingresso del Pronto soccorso, quindi al piano terra, saranno disponibili il cosiddetto “Triage barellati” e il “Triage pedoni”, inoltre la Sala Shock room avrà a disposizione due postazioni (una in più rispetto al passato). Attivi al piano terra anche l’ambulatorio medico e quello chirurgico con dieci posti letto in area O.B.I. di cui 8 in open space e due in stanza singola. I pazienti in Osservazione Breve-Intensiva e quelli in attesa di ricovero, saranno trasferiti al terzo e quarto piano per un totale di 40 posti letto. La capacità di ricezione, dunque, non varierà.

Come sarà il nuovo Pronto soccorso

Il rendering (preparato per l’occasione) della struttura che verrà, è da far brillare gli occhi ai tanti utenti che negli ultimi anni si sono approcciati al Pronto soccorso di Cosenza con timore e scarsa fiducia. Si conclude con uno slogan ottimista: “Niente sarà come prima”. Ovviamente l’augurio è che la grafica computerizzata tridimensionale messa a disposizione oggi della stampa, diventi poi realtà solida per i tanti pazienti che da città e provincia raggiungono speranzosi il Pronto soccorso. Il costo dell’operazione sfiora il milione di euro (per l’esattezza 966.249,64 euro). Ma entriamo nel dettaglio. La superficie dell’area passerà dagli attuali 530 metri quadri a 900, O.B.I. compreso. Le postazioni di Triage (per individuare in maniera tempestiva i percorsi di presa in carico dei pazienti e l’assegnazione alle procedure Fast-track, Ambulatori medico e chirurgico, Diagnostica, Osservazione Breve Intensiva e Rivalutazione) saranno tre. Verranno poi rimodulati gli accessi per i percorsi differenziati: positivi e negativi. La riorganizzazione degli spazi dovrebbe favorire l’esatta identificazione delle aree di servizio, alcune delle quali potranno essere trasformate in Aree di Biocontenimento. Le novità riguardano l’ambulatorio per i Pazienti fragili e quello Ortopedico-Sala gesso. Gli ambulatori passeranno quindi dagli attuali tre a sei: Shock room, Medico-chirurgico, Fast Truck, Sala gessi, Pazienti fragili. Nel nuovo layout troverà allocazione per la prima volta anche la diagnostica con la Sala Tac e la Sala Radiologica-Polifunzionale. Il direttore dei lavori è l’ingegnere Domenico Barile, mentre il direttore operativo è l’ingegnere Vincenzo Divoto. Il responsabile dell’esecuzione del contratto-Dec è l’ingegnere Eugenio Marsico.
Fin qui l’aspetto tecnico. Si passa poi alle dichiarazioni di De Salazar. «Stiamo costruendo un palazzo – ha evidenziato il Commissario -, oggi non si vede niente ma nel momento in cui metti le fondamenta poi tutto si tira su in un attimo. Avremo sicuramente un pronto soccorso migliore, più efficiente, più grande, con installazioni di nuove postazioni mediche»-

Accoglienza, umanizzazione e disagi durante i lavori

«In questo periodo di cantierizzazione – ha spiegato De Salazar – ovviamente ci sarà un disagio per l’utenza che abbiamo comunque cercato di ridurre al minimo, e questo aspetto non va sottovalutato. Possiamo dire con una certa tranquillità che migliorerà il concetto dell’accoglienza, che è un aspetto fondamentale. Da questo punto di vista stiamo investendo tanto in un programma di formazione di umanizzazione delle cure, però ci tengo a dire che questo ospedale si sente cuore pulsante della città, gli operatori fanno un grande sforzo per mantenere dei livelli assistenziali. Partendo dal presupposto che si deve crescere sempre, dobbiamo renderci conto che il nostro settore è in un momento in cui l’organizzazione è fondamentale ma la motivazione e la modalità di lavoro degli uomini e delle donne a volte fanno la differenza. Come detto dobbiamo migliorare nell’accoglienza, nell’umanizzazione, nel confort alberghiero, insomma, nella struttura nel suo complesso, ma sappiamo tutti da dove siamo partiti. Il messaggio da dare oggi è che la strada intrapresa qualche mese fa sta iniziando a dare i suoi frutti. La sanità si legge con i dati e non con le sensazioni, penso ai famosi Lea (Livelli essenziali di assistenza, ndr) che ormai sono diventati un mantra. Do un dato incoraggiante di Pronto soccorso per far capire che l’Annunziata ha una buona capacità di ricezione, di cura e di dimissioni: siamo passati di 13.800 accessi dei primi sei mesi del 2022 a 25 mila accessi del primo semestre 2023. Questo ci inorgoglisce molto, perché sappiamo di aver agito sull’organizzazione».

Il Commissario straordinario Vitaliano De Salazar

Il personale medico e infermieristico

«Il problema del personale medico – ha continuato il Commissario – è nazionale e va affrontato ma, attenzione, bisogna concentrarsi anche sul modo in cui si opera. L’obiettivo è efficientare il personale che abbiamo e poi assumere e qui posso dire che siamo su una posizione positiva con un progetto ben chiaro in testa. L’accordo con l’Università della Calabria sta già portando dei risultati. Ma va detto che aumentare gli spazi non vuol dire necessariamente aumentare il personale medico, significa piuttosto farlo lavorare meglio, con meno stress. Poi qui posso anche aggiungere che al pronto soccorso mancano due medici, così come servono quattro nuovi operatori socio-sanitaria ma la situazione non è eclatante. L’obiettivo è ottimizzare l’organizzazione».

Il bilancio dell’Azienda

«Questa azienda – ha dichiarato infine De Salazar – che ultimi anni ha perso una produzione pari a 20, 25 milioni di euro, entrerà da qui a qualche giorno in un piano di rientro. La produzione sta riprendendo ma abbiamo il dovere di riportare i dati di bilancio in pareggio e garantire al contempo più cure». (redazione@corrierecal.it)

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