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L’inchiesta

Maxi operazione antindrangheta in Germania, raffica di perquisizioni

Forze dell’ordine in azione in Nordreno-Vestfalia e Assia. Al centro gli interessi degli affiliati ai “papaniciari” sul narcotraffico

Pubblicato il: 29/06/2023 – 16:03
Maxi operazione antindrangheta in Germania, raffica di perquisizioni

BERLINO Un’operazione di polizia contro la ‘ndrangheta è in corso in Germania con perquisizioni a Hoexter e Duisburg, in Nordreno-Vestfalia, nonché a Kassel in Assia. Secondo quanto comunicato dalla procura di Paderborn e dalla questura di Bielefeld, le forze dell’ordine sono intervenute nel quadro di un’indagine sul traffico di droga. L’obiettivo è sequestrare sostanze stupefacenti e arrestare diversi sospetti che sarebbero collegati alla ‘ndrangheta.
All’origine dell’operazione vi è la scoperta di 145 chilogrammi di marijuana effettuata a gennaio scorso dalla polizia a Hoexter.

Le indagini

Le indagini hanno rivelato poi rivelato che questo quantitativo di droga era collegato alla criminalita’ organizzata calabrese. Negli ultimi giorni, la Germania è stata tra i teatri dell’operazione della Direzione distrettuale antimafia (Dda) che si è concentrata sulla ‘ndrina dei “papaniciari”, clan di Papanice in provincia di Crotone. A Muenster, è stato arrestato “il padrino” della città, importante esponente della ‘Ndrangheta. Successivamente, il fratello del mafioso si è consegnato alla polizia di Stoccarda, che lo ha posto agli arresti.
Entrambi erano destinatari di un mandato di cattura internazionale emesso dalla procura di Catanzaro che, guidata da Nicola Gratteri, ha coordinato le indagini sui “papaniciari”. Di 70 e 62 anni, i due fratelli erno tra i 123 indagati e si sono aggiunti ai 43 arrestati dalla Dda. Secondo quanto comunicato dalla procura di Hamm, la magistratura italiana ha chiesto l’estradizione dei ‘ndranghetisti catturati in Germania, accusati di appartenenza a un’organizzazione criminale e riciclaggio di denaro.

Il padrino di Muenster

In Germania dagli anni ’70, il “padrino di Muenster” conduceva una vita da insospettabile imprenditore della gastronomia in un quartiere residenziale della citta’ del Nordreno-Vestfalia. Secondo le indagini, dagli anni ’90 l’arrestato avrebbe svolto attivita’ di riciclaggio per la ‘Ndrangheta. Con altri nove affiliati alla criminalità organizzata calabrese, il “padrino di Muenster” avrebbe formato il “Crimine di Germania”, organo competente a mediare tra gli interessi delle ‘ndrine in territorio tedesco. Secondo il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, la ‘ndrangheta ha in Germania la più vasta presenza al di fuori dell’Italia 

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