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Cuda: «Sulla Dulbecco si gioca il nostro futuro. Collaborazione e sana competizione con gli altri atenei»

Il neo Rettore dell’Università di Catanzaro espone gli indirizzi del suo mandato. «Con la città ci sia un rapporto di reciprocità»

Pubblicato il: 30/06/2023 – 19:52
Cuda: «Sulla Dulbecco si gioca il nostro futuro. Collaborazione e sana competizione con gli altri atenei»

CATANZARO La sfida della “Dulbecco” – sulla quale «si gioca il nostro futuro» – e della collaborazione e della «sana competizione» con gli altri atenei a partire da quello di Cosenza, e  la linea della continuità abbinata però all’innovazione per rendere più attrattiva l’offerta formativa. Sono questi gli indirizzi programmatici del neo Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovanni Cuda, che questa mattina ha incontrato gli organi di informazione al Campus di Germaneto a distanza di pochi giorni dalla sua elezione: Cuda, che assumerà ufficialmente, per sei anni, la guida dell’Umg a novembre, indica i punti maggiormente qualificanti che ispireranno il suo mandato. obiettivi.

Continuità e innovazione

«Uno dei pilastri del nostro programma è una maggiore presenza dell’università nella città e nel territorio, una presenza alla quale tengo molto, perché io mi sono laureato in questo posto, quindi per me questo ha un valor più importante», spiega anzitutto Cuda. «Quello che chiedo al territorio e alla città – sostiene il neo Rettore dell’Umg di Catanzaro –  è che ci sia una reciprocità, è una strada che dobbiamo percorrere in entrambi i sensi per trovare un punto di incontro e di contatto in cui le nostre competenze e il mostro potenziale siano al servizio della città e i servizi della città possano essere utili per la crescita e lo sviluppo del nostro ateneo». Cuda poi specifica: «La continuità è uno degli elementi che mi guiderà, ma la continuità si accompagna anche all’innovazione. L’ateneo cresce e deve svilupparsi, quindi stiamo ragionando sulla possibilità di attivare nuovi corsi e di rendere quelli che abbiamo attualmente ancora più attrattivi, perché – rimarca il Rettore dell’Università di Catanzaro – un ateneo si potenzia e migliora solo se è più attrattivo, prima di tutto per la popolazione studentesca e poi ovviamente anche per i docenti». Tra i temi più avvertiti quello dei rapporti con la rete universitaria calabrese: «Sono ottimali Sono stato chiamato subito dai miei colleghi, nonostante come si sa entrerò nel ruolo dall’1 novembre. Sarà – evidenzia Cuda – un rapporto di collaborazione, un rapporto nel quale cercheremo di migliorare le cose che abbiamo in comune, e ci sarà una sana competizione, così come dev’essere, non solo nei confronti degli atenei calabresi ma nei confronti degli atenei di tutt’Italia. Quindi partiamo bene secondo me».

L’azienda Dulbecco

Quindi, lo start dell’azienda ospedaliera unica “Dulbecco” di Catanzaro: «Noi ci avviamo adesso a governare, insieme alla Regione, questa nuova realtà che è la più grossa azienda ospedaliera da Napoli in giù, quindi – rileva Cuda – si tratterà di lavorare affinché le competenze e le qualità dei colleghi del Pugliese Ciaccio – molti dei quali vecchi compagni di studi e quindi li conosco quasi tutti – e dei colleghi della Mater Domini possano integrarsi e lavorare insieme. E’ una bella sfida, una sfida sicuramente importante perché su questa si gioca il futuro del nostro stesso ateneo. Da parte nostra metteremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per consentire ai colleghi ospedalieri e naturalmente ai colleghi universitari di trovarsi nelle condizioni migliori per sviluppare rapporti sinergici, soprattutto al fine di garantire un’offerta di qualità formativa ai nostri studenti, perché non dimentichiamo che il compito principale della nostra università come Scuola di medicina è formare medici di ottima qualità». Quanto alle polemiche nate tempo fa sull’attivazione a Cosenza di una seconda facoltà di Medicina in Calabria oltre quella già esistente a Catanzaro, Cuda ribadisce: «Al momento abbiamo un corso interateneo con Cosenza, quello di Medicina e Tecnologie digitali. Cosenza in questo momento è in una fase di accreditamento per l’avvio di una facoltà, quindi – osserva il Rettore dell’Università di Catanzaro –  di un corso autonomo, ancora l’Anvur non si è espresso. Ma come dicevo, la cosa non ci preoccupa, anzi ci stimola a essere sempre più competitivi e sempre più sul pezzo per garantire una grossa offerta ai nostri studenti». Per finire, un passaggio più strettamente personale: «Vivo – conclude Cuda – una grandissima emozione perché non potevo immaginare di raggiungere questo traguardo quando molti anni fa mi sono iscritto a questa università, ma il percorso l’ho fatto tutto, e il fatto di essere il primo Rettore ad aver studiato e laureato all’Università di Catanzaro ha un valore aggiunto dal punto di vista emotivo particolare, quindi questo rafforzerà il mio impegno e la mia passione nei prossimi 6 anni». (c. a.)

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