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Nuovo ospedale di Cosenza, l’affondo di Mazzuca e Ciacco sulle alternative progettuali

Il Presidente della commissione sanità e il Presidente del Consiglio comunale criticano la possibilità che il nosocomio non sorga a Cosenza

Pubblicato il: 30/06/2023 – 17:28
Nuovo ospedale di Cosenza, l’affondo di Mazzuca e Ciacco sulle alternative progettuali

COSENZA Dura presa di posizione del Presidente della commissione sanità di Palazzo dei Bruzi, Giuseppe Ciacco e del Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca durante la seduta dell’organismo consiliare che ha ospitato per la seconda volta, nel giro di qualche mese, l’audizione del commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar.
Nel mirino di Ciacco e Mazzuca è finito soprattutto il decreto per l’affidamento dei servizi tecnici per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali del Nuovo Ospedale di Cosenza. Con viva sorpresa sia Ciacco che Mazzuca hanno appreso, dalla lettura del decreto regionale, che il sito di Vaglio Lise individuato dal Consiglio comunale per la realizzazione del nuovo Ospedale non è il solo contemplato nello stesso decreto, in quanto vengono indicate altre due ipotesi progettuali, una riguardante l’area dell’Università della Calabria, in territorio di Rende, e un’altra la cui individuazione sarà differita ad una fase successiva, nel corso dell’affidamento.
«E’ un fatto grave – ha detto in apertura di seduta il Presidente della Commissione sanità di Palazzo dei Bruzi, Giuseppe Ciacco – che mina pesantemente la volontà del Consiglio comunale di Cosenza che un anno fa si pronunciò a favore dell’individuazione a Vaglio Lise del sito dove dovrà nascere il nuovo Ospedale». Ciacco non ha esitato a parlare di «oltraggio al Consiglio comunale e alla sua volontà democraticamente espressa». Quindi ha chiesto al commissario straordinario De Salazar di notiziare la commissione sull’ammodernamento e il potenziamento strutturale dell’Annunziata, con riferimento anche alla rete Covid, alla terapia intensiva e semi intensiva e ad ogni altra criticità presente.
Nel ringraziare il commissario De Salazar per la disponibilità manifestata e nel riconoscere l’inversione di tendenza rispetto al passato impressa dalla nuova governance dell’Azienda ospedaliera, non solo con riferimento all’Annunziata, ma anche agli altri due presidi ospedalieri (Rogliano e Mariano Santo), il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Mazzuca ha stigmatizzato la notizia della pubblicazione del decreto per l’affidamento dei servizi tecnici per la redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali del Nuovo Ospedale di Cosenza, definendola “una occhiutata”. «Sul nuovo Ospedale – ha aggiunto Mazzuca – bisogna mettere un punto fermo, non si può né giocare, né fare melina o piegare una questione così importante a logiche che non tengono in considerazione l’interesse superiore dei cittadini. Dobbiamo sviluppare – ha aggiunto Mazzuca – un ragionamento serio e trovare una soluzione e l’individuazione di Vaglio Lise da parte del Consiglio comunale lo è, perché è il miglior sito disponibile. Non è possibile continuare a confondere i cittadini di Cosenza e dell’area urbana».
Sull’argomento De Salazar ha glissato dando al decreto una connotazione tecnica e che non competeva a lui giudicare sotto il profilo politico. «Qui mi fermo – ha detto – aggiungendo che quando si decideranno i tempi sarò a disposizione per dare una mano significativa».
In apertura di seduta l’Assessore alla salute, De Marco, aveva dato atto al commissario De Salazar dell’impegno profuso da quando è alla guida dell’Azienda Ospedaliera e di aver impresso un nuovo corso. Per De Marco, oltre ad un attento monitoraggio dei reparti, “occorre intervenire sull’organizzazione sanitaria e sull’accoglienza”. E’ poi intervenuta la consigliera Bianca Rende che ha incalzato il commissario straordinario con una serie di domande e ponendo alcune, a suo giudizio, ineludibili questioni: anzitutto quella delle procedure assunzionali. «Il miglioramento infrastrutturale che sta riguardando il pronto soccorso – ha detto Rende – rischia di essere vanificato se non ci sono posti nei reparti. Bisogna creare maggiore disponibilità di posti letto». Rende ha posto in evidenza anche la necessità di migliorare l’accoglienza, anche in previsione dei flussi attesi in Ospedale a Cosenza per la contestuale chiusura del punto nascita a Corigliano-Rossano. La consigliera Rende ha anche chiesto a De Salazar quali saranno i margini di miglioramento sulle prestazioni, con l’assunzione dei nuovi primari universitari sulla scorta dell’intesa tra Ospedale e Università. Tra le altre criticità, segnalata anche la difficoltà di redigere l’atto aziendale e il fatto che al Pronto soccorso è stato dato corso ad una sola assunzione.
Da parte del consigliere Francesco Graziadio, è stata posta nuovamente a De Salazar la questione delle interruzioni di gravidanza praticate in Ospedale che spesso rimangono, anche in virtù di un vuoto legislativo, un diritto negato.
Il commissario De Salazar, rispondendo alle domande dei componenti la commissione, ha iniziato col fotografare la situazione del Pronto soccorso affermando di avere obiettivamente ottenuto dei risultati tangibili. “Nel primo semestre del 2022 – ha precisato – si accettavano 14 mila pazienti, nel primo semestre 2023 abbiamo raddoppiato arrivando a 28 mila pazienti”. Per De Salazar è stato fatto “un lavoro certosino e organizzato, adottando anche qualche misura apparentemente truculenta, come il cambio alla guida dei dipartimenti”. “L’Annunziata – questo dicono i numeri – ha assorbito nel semestre 15 mila pazienti in più. Abbiamo spostato interi reparti e il pronto soccorso dal 2° al 3° piano, affinché il prossimo 5 luglio si possa dare il via alla cantierizzazione”. De Salazar ha anche ricordato che il nuovo pronto soccorso passerà da 500 a 900 metri quadri e sarà finalmente dotato di una TAC, di una sala gessi, di un polifunzionale, di una radiologia, di più ambulatori, così come saranno distinti i percorsi. «Un passaggio importante – lo ha definito il commissario – perché fino a 6 mesi fa eravamo confinati in una giungla nella quale non era possibile fare un distinguo tra il paziente e il degente. C’era una totale disorganizzazione. Oggi questo non accade più».
Sulle assunzioni il commissario ha ricordato il ruolo fondamentale riconosciuto in sanità al fattore umano e molto resta ancora da fare, «ma sono state assunte, da gennaio ad oggi, 140/150. Sui medici si sta procedendo, ma si attendono il bilancio regionale e gli esiti della trattativa con la Regione».
Per De Salazar la riorganizzazione è appena agli inizi, ma oggi il pronto soccorso è abbastanza in sicurezza ed è abbastanza funzionale. E sul Cup: «Era una baraonda, ma ora non lo è più e a metà luglio si passerà al Cup regionale. Ci sarà più trasparenza, più chiarezza e più risposte certe. Ci sarà un flusso informativo omogeneo per tutti”. E ancora sulle assunzioni: “di assunzioni c’è bisogno, ma se si guarda ai numeri dell’emergenza, i medici forse sono stati presi in specialità che non servivano. Riorganizzando le sale operatorie con questi medici e questi chirurghi noi abbiamo perso negli anni 25 milioni in produzione chirurgica, un’enormità. Vuol dire non aver dato cure e aver dato luogo ad una maggiore migrazione sanitaria e verso il privato, Se noi abbiamo invertito la tendenza in questi sei mesi, possiamo dire di aver ripreso dai cinque agli 8 milioni di euro di produzione». De Salazar ripete come un mantra, quello che ritiene un imperativo categorico: «abbiamo sì bisogno di medici e infermieri, ma per capirne la misura esatta bisogna riorganizzare».
Prima di chiudere ancora Bianca Rende ha chiesto ulteriori lumi sui tempi di attesa tra l’accoglienza in pronto soccorso e l’immissione in reparto. Perentoria la risposta di De Salazar: «I codici rossi subito. Con gli altri codici oggi abbiamo un tempo medio di attesa di 24/36 ore».

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