VILLA SAN GIOVANNI Il punto sulle infrastrutture, a partire dal Ponte sullo Stretto e dal porto di Gioia Tauro, ma anche una prima presa di contatto e una prima valutazione delle prospettive degli azzurri con il partito calabrese – che è la roccaforte forzista in Italia – dopo la scomparsa del leader Silvio Berlusconi. Su queste due direttrici si è snodata la presenza di Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e reggente di Forza Italia, a Villa San Giovanni, in una convention che ha fatto seguito all’assemblea della Commissione intermediterranea di giovedì e venerdì che ha eletto presidente Roberto Occhiuto. Nel corso della convention i tanti big di Forza Italia presenti hanno anche commemorato Berlusconi con un lungo e commosso applauso.
«Il ponte sullo stretto solo un disegno? Mi pare proprio di no. Noi stiamo lavorando per realizzare questa grande infrastruttura che servirà alla crescita di questa Regione, perché arriverà l’Alta Velocità, non solo l’alta capacità. Ci saranno incrementi delle presenze turistiche, perché ci sarà una crescita di tutto il Sud del nostro Paese, che per Forza Italia è fondamentate. Per il Governo è fondamentale». Così il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti a Villa San Giovanni. «Non esistono locomotive solo al Nord. Anche il Sud – ha aggiunto – deve diventare una locomotiva del nostro Paese. Noi ci crediamo. Siamo fortemente convinti che il Sud abbia delle potenzialità straordinarie, non soltanto per quanto riguarda il capitale umano. Grazie a tanti meridionali sono cresciute anche le industrie del Nord. È cresciuta anche l’Europa. Se pensiamo ai tanti italiani che hanno lavorato nelle miniere del Nord Europa. L’8 agosto sarò a Marcinelle, in Belgio, a commemorare i minatori italiani morti nel disastro dell’8 agosto del 1956».
«Il Ponte sullo Stretto – ha sostenuto Tajani – è una infrastruttura strategica. Noi non siamo soltanto concentrati sul ponte, dobbiamo far sì che il Sud dell’Italia diventi anche un grande hub energetico. Penso, a questo proposito, al ruolo che potrà svolgere il porto di Gioia Tauro per le sue capacità. È un porto che “pesca” molto nel quale possono arrivare grandi navi portacontainer, ma soprattutto noi vogliamo che il Sud diventi il territorio dove arrivi il gas, il petrolio, dall’Africa settentrionale, dai Paesi del Golfo e dall’Asia centrale. Per poi trasferire queste materie prime anche verso il Nord Europa».
«Abbiamo grandi idee per il Sud – ha rilevato poi Tajani – e grandi idee anche per la Calabria. Io ho un’altra idea. Ne ho parlato ieri sera con il presidente della regione Roberto Occhiuto, quello di realizzare uno degli eventi del G7, sto pensando a quello del Commercio internazionale, proprio in Calabria. E’ un’idea che ho in testa, farò di tutto perché si realizzi».
Ovviamente anche temi politici, anzitutto il futuro di Forza Italia dopo la scomparsa di Berlusconi. Nell’incontro con i quadro calabresi del partito, Tajani ha spiegato che «l’unica via per noi è quella di lavorare tutti insieme – ha proseguito – per raccogliere la sua eredità. Una grande squadra di centinaia di migliaia di militanti per realizzare il suo sogno. Una grande sfida che ci dovrà vedere tutti coinvolti. Abbiamo cominciato con i gruppi parlamentari, di Camera, Senato e Parlamento europeo, che rivedrò la prossima settimana. Voglio sentire le loro idee – ha detto Tajani – e che siano protagonisti della stesura del documento politico che prima il Comitato di presidenza approverà, e poi il Consiglio nazionale del 15 di questo mese farà suo. L’elezione della nuova guida di Forza Italia non riguarda soltanto l’occupare una poltrona, ma si tratta di avere una politica, un progetto, delle idee, dei contenuti per andare ad occupare lo spazio politico che oggi è molto più largo di qualche mese fa. Lo spostamento a sinistra del Partito Democratico – ha evidenziato Antonio Tajani – lascia interdetti moltissimi elettori di quel partito che avevano una formazione democratico-cristiana e socialista. E non si riconoscono in un partito che è diventato una sorta di doppione del Movimento 5 Stelle». E infine: «Il più grande rispetto per tutti – ha sottolineato Tajani – ma qui faccio soltanto un’analisi politica. Ma siccome noi siamo un partito politico, dobbiamo capire quale spazio occupare. Siamo saldamente nel centrodestra. Siamo seri, leali, credibili, affidabili. Sosteniamo il Governo con grandissima lealtà, ma siamo diversi dalla Lega e da Fratelli d’Italia. E il nostro compito non è fare quello che fanno la Lega e Fratelli ma essere il centro della politica italiana, essere il centro del centrodestra e raccogliere il maggior numero possibile di elettori che non vanno a votare, che sostengono liste civiche o che sono delusi dalla sinistra. È quello che noi dobbiamo fare in questo momento». (Foto in copertina tratta dalla pagina facebook del deputato di Fi Francesco Cannizzaro).
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