COSENZA «Mi auguro di vedere l’opera realizzata a Vaglio Lise per il 2026/2027. Questo sito è stato valutato come il più conveniente e funzionale da uno studio di fattibilità commissionato e realizzato dalla Regione, per un costo di 700mila euro. È stato, inoltre, scelto dal consiglio comunale della città». È quanto ha affermato il sindaco di Cosenza Franz Caruso ribadendo la scelta di Vaglio Lise come luogo deputato alla nascita del nuovo Hub ospedaliero regionale.
«Ne ho parlato più volte con il presidente della Regione e l’onorevole Occhiuto mi ha sempre ribadito che lui avrebbe rispettato quella che era stata una decisione del Consiglio comunale di Cosenza. Lo ha detto a me, lo ha detto anche ad altre figure istituzionali. Io conosco Roberto Occhiuto come uomo d’onore, persona per bene, non ho motivi per dubitare – ha ancora ribadito il sindaco – che si avvii l’iter per realizzare il presidio nel luogo indicato dal Consiglio comunale. Alla luce del decreto dirigenziale emanato dalla Regione condivo, però, pienamente le determinazioni della Commissione consiliare comunale sanità di palazzo dei Bruzi, riunitasi alla presenza del dott. De Salazar, dirigente generale dell’Annunziata».
«È innanzitutto una questione di mancata lealtà istituzionale – ha proseguito Caruso -, ma soprattutto ci si trova davanti ad irrimediabile bruttura amministrativa che cancella con una semplice determina dirigenziale un complesso procedimento amministrativo che aveva impegnato, nelle sue diverse fasi, la responsabilità politica degli organi istituzionali della Regione e del Comune di Cosenza. Infatti, chi decide sulla opportunità di rivalutare il sito indicato e già definito dalla Giunta regionale e dal Consiglio comunale? Può decidere autonomamente un burocrate dirigente? Il presidente Occhiuto deve parlare chiaro ed assumersi le proprie responsabilità. Io ho dato esempio di lealtà istituzionale. Mi ero spinto persino a ringraziare Occhiuto per l’avvio dell’iter amministrativo della realizzazione del nuovo ospedale».
«Ma devo prendere atto – ha sottolineato il sindaco – che si dice una cosa e se ne fa un’altra. E poi perché, anche e soprattutto in vista della città unica, espoliare Cosenza del polo sanitario? Un equilibrato sviluppo urbano imporrebbe, come avviene in tutte le grandi città, che sia la facoltà di medicina ad essere integrata nel polo sanitario e non il contrario».
«Del resto, non è forse vero che le attuali attività universitarie si svolgono già presso l’Annunziata? Se così non dovesse essere – ha concluso Caruso – sarebbe legittimo il sospetto che dietro questa vicenda possano celarsi interessi che non hanno nulla a che fare con una sanità al servizio del cittadino».
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