CROTONE L’indagine “Glicine Acheronte” si è abbattuto come un ciclone sul mondo politico della provincia di Crotone. Dopo lo sbandamento iniziale, coloro che sono sopravvissuti al ciclone hanno ripreso a tessere le fila per affrontare adeguatamente i prossimi appuntamenti elettorali, il primo dei quali è rappresentato dal voto alla Provincia.
Sono proprio gli attuali amministratori dell’ente intermedio a rianimare il dibattito e riprendere a tessere la tela. Il presidente della Provincia, Sergio Ferrari, proprio mentre imperversava il ciclone giudiziario, si è recato a Bruxelles, dove ha incontrato il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
A Crotone si è diffusa la notizia che, la prossima settimana, Tajani dovrebbe rafforzare la propria posizione alla guida del partito fondato da Silvio Berlusconi, e che avrebbe già avviate le attività per scegliere i futuri dirigenti del partito territoriale che dovrebbero coadiuvarlo. Gli spifferi raccontano che, nella provincia di Crotone, si punterebbe proprio sulla figura di Ferrari che, oltre alla carica di presidente della Provincia, ricopre anche quella di sindaco di Cirò Marina.
Questa scelta spingerebbe il vice presidente dell’ente intermedio, Giuseppe Fiorino, ad accelerare le attività per dare vita ad un raggruppamento di moderati alternativo a Ferrari. Tra i due il viaggio di nozze potrebbe essere terminato da tempo. L’idea di Fiorino sarebbe quella di mettere al centro gli interessi della città capoluogo di provincia. Un’idea che confliggerebbe con il proposito di Ferrari di dare più spazio e potere alle realtà territoriali. Il progetto di Fiorino includerebbe tutti i moderati che vogliono rilanciare il ruolo politico di Crotone nello scacchiere calabrese. Crotone attualmente è del tutto emarginata.
La porta chiusa la lascerebbe solo per Vincenzo Sculco, il reuccio di via Firenze attualmente “decapitato” dalle misure cautelari arrivate con operazione “Glicine Acheronte” (arresti domiciliari).
Nell’obiettivo di Fiorino, quindi, ci sarebbe anche il coinvolgimento del sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce, che, al momento, non ha una collocazione partitica. Fiorino sta dialogando e progettando anche con esponenti del Partito democratico.
Intanto giovedì scorso si è tenuta una riunione della segreteria provinciale della Lega di Crotone nel corso della quale sono stati dibattuti questioni riguardanti l’organizzazione del partito e le prossime competizioni elettorali.
Il commissario provinciale della Lega, Nicola Daniele, ha relazionato definendo “ottimo lo stato di salute del partito” e ha illustrato le future iniziative che consentiranno al partito di Salvini di “strutturarsi ancora meglio per migliorare la capacità di risposta al territorio, e di affrontare le prossime scadenze elettorali”. Ovviamente si è parlato dell’organizzazione delle elezioni provinciali e la proposta è stata quella di mantenere l’alleanza che ha vinto le competizioni in Calabria e in Italia.
Il progetto è lo stesso, ma a parere di Daniele, «occorre evitare, in questa fase, il cosiddetto “totonomi” sulla figura del presidente della Provincia e ragionare con gli alleati sul programma da sviluppare». Un messaggio chiaro inviato al coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Michele De Simone, che per la carica di presidente della Provincia sta pensando all’attuale coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino. Anche nel progetto politico di De Simone potrebbe esserci l’idea di coinvolgere il sindaco Voce. (redazione@corrierecal.it)
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