CATANZARO «Ciò che conta è ripartire con entusiasmo e con il chiaro obiettivo di rilanciare la base del Movimento 5 stelle attraverso l’attivazione dei gruppi territoriali». Sono queste le prime battute della parlamentare Anna Laura Orrico, neo coordinatrice regionale del M5S, che si sofferma con il Corriere della Calabria sulle ultime travagliate fasi dei pentastellati nella regione ma anche sulle prospettive future del movimento, che adesso può contare su un nuovo assetto organizzativo. La Orrico non nasconde la dialettica interna al M5S in Calabria ma allunga lo sguardo verso l’orizzonte: «Con la nuova organizzazione si proverà a fare ripartire i motori», osserva.
Onorevole Orrico, quasi sette mesi di “vacatio” per la scelta del nuovo coordinatore regionale M5S in Calabria: perché tanto tempo? E perché la Calabria ha seguito un decorso diverso e più accidentato delle altre regioni?
«Le dimissioni di Massimo Misiti a dicembre 2022 hanno sorpreso tutti e lasciato ovviamente un vuoto rispetto anche ad un assetto organizzativo che si voleva dare al Movimento in Calabria. E’ stato necessario riorganizzare le idee e come sapete lo stesso presidente Conte è voluto venire in Calabria per ascoltare innanzitutto gli attivisti. Ora, ciò che conta è ripartire con entusiasmo e con il chiaro obiettivo di rilanciare la base del Movimento 5 stelle attraverso l’attivazione dei gruppi territoriali; dare spazio a tutte le energie sane che già ci sono e a tutti quei cittadini e cittadine che vorranno impegnarsi per costruire una proposta politica alternativa per la nostra terra».
Le cronache giornalistiche hanno parlato in queste settimane di un M5S in Calabria alle prese con divisioni e con lacerazioni, ricordando a esempio la nota polemica dell’europarlamentare Laura Ferrara nella quale ha reso noto di voler ritirare la sua disponibilità. Solo ricostruzioni giornalistiche o c’è un fondo di verità?
«In ogni movimento politico esiste una dialettica, altrimenti non saremmo in una democrazia sana, e alcune volte il confronto può anche diventare acceso quando si hanno visioni differenti, ma ciò che conta è il rispetto che non deve mai mancare. Mi è dispiaciuto che Laura Ferrara abbia deciso di ritirarsi, come le avevo detto anche di persona. La competizione con lei sarebbe stata positiva perché entrambe abbiamo sempre lavorato per la Calabria e i calabresi, non ci siamo mai risparmiate e abbiamo ottenuti buoni risultati politici».
Il Movimento 5 stelle, non solo in Calabria ma anche in Calabria, si trova davanti al paradosso di essere una forza molto attrattiva nelle elezioni politiche ma molto meno attrattiva in quelle territoriali: come colmare questo gap in Calabria?
«C’è una sola ricetta, ovvero la presenza costante sui territori. Il Movimento ha una spiccata e connaturata vocazione al confronto con le persone ed al rapporto privilegiato con i cittadini. Gli ormai celebri gazebo o le iniziative fra la gente lo dimostrano. Con la nuova organizzazione si proverà a fare ripartire i motori in questo senso ed i nostri attivisti ci daranno una mano. Come ho già detto sui miei canali social, ci vediamo nelle piazze e per le strade».
Onorevole Orrico, la nuova organizzazione con lei coordinatrice regionale e i 5 coordinamenti provinciali aiuterà a rendere più incisiva l’azione del partito in Calabria e anche l’opposizione al centrodestra di Occhiuto?
«Il gruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale sta facendo una opposizione costruttiva perché ad ogni critica rivolta nei confronti del Presidente Occhiuto corrisponde una proposta. Non serve urlare alla luna sempre e comunque. Serve fare capire ai cittadini che l’alternativa c’è ed è possibile. Se servirà che i vari coordinamenti dovranno sostenere i nostri portavoce alla Regione si faranno trovare pronti».
Su quali basi imposterà il dialogo con il Pd?
«Con le stesse basi con le quali ci interfacceremo con gli altri interlocutori con i quali è possibile collaborare. È innegabile che serve un’alternativa politica al Paese e a questo governo di destra-destra e che questa è data dal campo progressista. Poi è altrettanto vero che ci sono dei valori cardine rispetto ai quali non ci possiamo sottrarre. La difesa dei lavoratori, dei precari e dei fragili ma anche la salvaguardia dei diritti civili e la questione di genere. La necessità di ribadire che ai venti di guerra dei falchi de noantri si può proporre un ragionamento politico per la crisi ucraina».
L’ormai famoso “emendamento salva Gentile jr”: la Giunta delle elezioni della Camera nell’ultima seduta sembra aver raggiunto una soluzione di compromesso. Come vi regolerete?
«La scelta operata sugli emendamenti presentati in Giunta dalla maggioranza l’ho già definita “pilatesca”. Soltanto il M5S si è assentato dai lavori al momento del voto per non essere testimone e complice di questa forzatura alla vita democratica del Paese ed al diritto di voto dei calabresi. Ora si apre una nuova fase in cui lotteremo voto per voto, colpo su colpo, denunciando come prima e più di prima tutti i grossolani tentativi di questa destra di governo di ribaltare l’esito delle scorse elezioni politiche a colpi di maggioranza». (redazione@corrierecal.it)
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