ROMA Un’azione legale contro la strategia messa in atto dal Governo italiano di assegnare alle navi umanitarie porti molto distanti dalla zona dei soccorsi. La annunciano le ong tedesche Sos Humanity, Sea Eye e Mission Lifeline. Alla Humanity 1, nave di Sos Humanity, che ha soccorso 199 migranti in cinque interventi, è stato assegnato il porto di Ortona (Chieti), a 1.300 chilometri di distanza. Il capitano, fa sapere la ong, «ha chiesto invano un porto più vicino per i sopravvissuti gravemente indeboliti, che hanno passato cinque giorni in mare, in parte senza cibo e acqua. La pratica dell’Italia di assegnare sistematicamente porti distanti pone un evitabile rischio alla loro salute».
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