MILANO Il testamento di Silvio Berlusconi è stato aperto davanti a due testimoni, gli avvocati Luca Fossati dello studio Chiomenti e Carlo Rimini. Ora è attesa la lettura ai figli del fondatore di Mediaset e di Forza Italia.
Secondo quanto si apprende, Fossati era in “rappresentanza” soprattutto dei figli Marina e Pier Silvio, il collega Rimini di Barbara, Eleonora e Luigi. Entrambi sono usciti a metà giornata dallo studio del notaio milanese Roveda, rientrato poi dopo pochi minuti nel palazzo di via Pagano a Milano che ospita i suoi uffici.
Il principale asset dell’impero della famiglia Berlusconi – il cui patrimonio complessivo è stato stimato in quasi 7 miliardi di euro – ruota intorno a Fininvest: la holding del fondatore di Forza Italia che controlla diverse società.
Dentro Fininvest, infatti, ci sono Mediaset, Mondadori e Mediolanum. Al fianco delle tre società quotate, inoltre, Fininvest controlla anche il 100% delle quote del Teatro Manzoni a cui si aggiungono altre società immobiliari e il Monza Calcio.
Ma il patrimonio di Silvio Berlusconi che dovrà essere redistribuito con il testamenti si compone anche di molti immobili di lusso. Alla nota villa San Martino, ad Arcore, si aggiungono altre case di lusso che Berlusconi lascerà ai suoi eredi.
«Non posso dire niente, né oggi, né domani, né mai», ha detto il notaio Arrigo Roveda, uscendo dal suo studio, in risposta ai giornalisti che gli chiedevano sul testamento di Silvio Berlusconi.
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