CATANZARO «Dopo circa quarant’anni, con l’approvazione della proposta del presidente Michele Comito (delibera Consiglio Regionale nr 70 del 3 maggio 2022) e oggi con DCA 191 del 4 luglio la Calabria è la prima regione ad interpretare compiutamente l’essenza dell’articolo 55 dei Lea, ed è modello di riferimento per tutte le altre regioni italiane». Lo sostiene, in una nota, la segretaria regionale dell’Associazione emodializzati (Aned), Maria Larosa che sottolinea: «Proprio così, nelle delibere sul trasporto in dialisi nessuna regione italiana specifica, come la nostra, che il trasporto dei dializzati non è legato alla condizione fisica bensì alla patologia e, come tale, il trasporto deve essere considerato parte integrante della cura, evitando per il futuro capziose interpretazioni di commissari aziendali che, nel tempo e in varie località sono state la croce dei dializzati: Catanzaro, Faenza, Treviso docet».
«Il regolamento, allegato al DCA, tra l’altro prevede: Rimborso da 1/8 ad 1/5 del valore di litro del carburante per viaggi con mezzo proprio; accompagnamento con mezzo proprio da un caregiver , quando certificato dal nefrologo; la nomina di un facilitatore aziendale per le criticità del trasporto in ogni azienda: le diverse possibili tipologie di trasporto (ambulanza, mezzo proprio, trasporto collettivo e/o individuale con mezzo alternativo); Divieto richiesta costi aggiuntivi a carico dei pazienti; assegnazione aziendale del trasportatore dei pazienti non autosufficienti; Delega dei pazienti per riscossione rimborso».
«Così – evidenzia Larosa – la gestione dei dializzati calabresi viene riportata tra le più virtuose regioni italiane. Questa fattiva collaborazione, siamo certi, è preludio a nuovi e significativi risultati». E qui la presidente dell’Aned elenca quelli che considera i prossimi obiettivi: «Costruzione piano regionale per la prevenzione della MRC; Potenziamento dialisi domiciliare particolarmente quella peritoneale; Potenziamento procurement organi a fini trapianto; Programma preventivo pluriennale di dialisi turistica e il mantenimento assoluto della gestione dei centri in mano pubblica».
«Per Aned è un bellissimo segnale – conclude Larosa – che rende giustizia dei tantissimi sacrifici che i pazienti hanno fatto nel passato ed è un segnale di speranza per nuova stagione positiva di politica sanitaria».
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