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Il caso

Cinquefrondi, l’Enpa denuncia: «Cagnolina e i suoi cuccioli muoiono per l’indifferenza del Comune»

L’associazione diffida l’amministrazione comunale: «Assoluta assenza delle istituzione in tema di randagismo»

Pubblicato il: 06/07/2023 – 15:18
Cinquefrondi, l’Enpa denuncia: «Cagnolina e i suoi cuccioli muoiono per l’indifferenza del Comune»

CINQUEFRONDI Una cagnolina assieme ai suoi cuccioli sarebbe morta tra atroci sofferenze. Questo per i ritardi accumulati nelle operazioni di soccorso che sarebbero diovuti scattare ad operare dell’amministrazione comunale di Cinquefrondi. A denunciare la vicenda i responsabili della Lav e dell’Enpa reggini che in una nota segnalano l’episodio. «Il giorno 5 luglio, i volontari dell’ Enpa – si legge nella nota – sono intervenuti in seguito alla segnalazione di una cagna gravida in difficoltà sul territorio Comunale di Cinquefrondi. Constatata immediatamente la gravità dello stato di salute della cagna e l’assenza di intervento da parte della polizia locale che non ha mai risposto alle innumerevoli richieste di soccorso, i volontari hanno provveduto a farla ricoverare presso la clinica “Regina Cinquefrondi”».
«Non è il primo caso di inadempienza delle istituzioni locali che accade nel territorio di Cinquefrondi – è detto nella nota – in cui oltre all’assenza di interventi di primo soccorso degli animali in difficoltà non viene neanche attuato alcun programma di prevenzione e contenimento delle nascite di cani e gatti. Il Comune, non avendo una propria struttura veterinaria ne un canile sanitario, ha una convenzione con il canile di Sant’ Ilario che però è strapieno e non può più accogliere randagi».
«La cagna, dopo aver partorito tre cuccioli già morti – raccontano gli attivisti – è deceduta tra atroci sofferenze questa mattina presso la clinica in cui era ricoverata da tre giorni. Le cause sono di insufficienza renale dovuta ad anaplasma, oltre al collasso multiorgano causato da infezione da parto. La tardività dell’intervento chirurgico salvavita dovuta esclusivamente all’inadempienza delle istituzioni locali dimostra che una tempestiva presa in carico della cagnolina le avrebbe salvato la vita».
A questo proposito l’Enpa «denuncia aspramente le criticità emerse dalla mala gestione, o per meglio dire, l’assoluta assenza delle istituzioni in tema di randagismo».
«Con una missiva indirizzata al Sindaco e all’Asp provinciale di Reggio Calabria – conclude la nota – Enpa richiama con urgenza di adottare tutte le misure necessarie per il soccorso di animali in difficoltà, la prevenzione del diffondersi del randagismo e la messa in sicurezza di cani e gatti vaganti».

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