CATANZARO «Il portale “Difendi l’ambiente” dà ai calabresi la possibilità di indicarci tutto quello che non funziona nel mare e nell’ambiente, e le segnalazioni mi danno la possibilità di intervenire sui Comuni dicendo dove devono fare i controlli perché non ci siano scarichi abusivi e cosa non funziona. Vi confesso che a volte sono anche un po’ arrabbiato perché molti mi hanno scritto, “ma il mare”… Oh, io non credo ci sia stato mai un presidente che si sia impegnato così tanto sulla depurazione, che è affare dei Comuni, perché i depuratori dipendono dai Comuni, i controlli sugli scarichi abusivi dipendono dai Comuni». Lo afferma il presidente della Regione Roberto Occhiuto in un video pubblicato sui suoi canali social con il post “Ecco come stanno realmente le cose…”. Occhiuto quindi mostra due pozzi neri e aggiunge: «Guardate questo schifo, sono due pozzi neri di due lidi in provincia di Vibo che non sono stati controllati dai Comuni. Ho mandato io l’Arpacal a campione su diversi lidi del Tirreno Cosentino, Vibonese, Catanzarese, e hanno trovato per esempio questi due lidi dove c’erano vasche settiche che non venivano smaltite da tantissimo tempo, nei registri non ci capiva come venivano smaltiti nel corso degli anni. Alle prime piogge – sostiene il governatore – queste vasche settiche, questi pozzi neri tirano fuori tutta la porcheria che hanno dentro e la buttano a mare. E i Comuni dovrebbero controllare con i vigili urbani quello che succede nei lidi, negli agglomerati che non sono collettati. Io ho scritto ai Comuni, ho detto di intervenire con i vigili urbani, ho scritto alle Procure perché i Comuni sapessero che c’era attenzione su questo tema, ho scritto alla Capitaneria di porto e ai carabinieri, che ringrazio perché oggi hanno fatto una operazione importante che ha dimostrato che ci sono in Calabria diversi lidi e diverse attività economiche che non smaltiscono e buttano tutto a mare impedendo ai calabresi di fare una vacanza dopo un anno di lavoro e impedendo ai turisti di tornare dicendo che la Calabria ha dovunque un mare splendido».
Occhiuto poi aggiunge: «L’anno scorso ho smaltito i fanghi in eccesso perché avevamo trovato depuratori che non funzionavano, ho chiamato i sindaci, ho detto ai sindaci quali lavori fare, gli ho dato i soldi, alcuni li hanno fatti altri no. Anche quest’anno abbiamo fatto una ricognizione dei depuratori e dopo abbiamo fatto un nuovo elenco ai sindaci degli interventi da fare sui depuratori e sulle pompe di sollevamento, abbiamo dato i soldi ai Comuni – 8,8 milioni di risorse dei calabresi – per fare quello che avrebbero dovuto fare per i calabresi negli anni passati e non hanno fatto. Bene, alcuni Comuni hanno aggiudicato i lavori, altri no. Però, io ce la metto tutta, ci metto anche la faccia, mi occupo di un tema che non è un tema di cui si dovrebbe occupare il presidente della regione, perché – ripeto – la depurazione dipende dai Comuni che devono far funzionare i depuratori e che devono controllare che queste porcherie non succedano avendo il coraggio anche di chiudere l’attività economica che inquinando. Ce la metto tutta ma – prosegue il presidente della Regione – anche voi calabresi siate solleciti nei confronti dei sindaci, degli imprenditori, di quelli che hanno anche nella loro abitazione pozzi neri ma non li smaltiscono come la legge prevede, perché il mare è una risorsa che appartiene a tutti e non può essere violentato né da amministratori che non fanno il proprio dovere né da imprenditori o cittadini che non vogliono bene alla Calabria». Occhiuto quindi conclude: «Alcuni mi hanno scritto: ma i droni dove sono quest’anno? Ci sono, abbiamo realizzato la control room, stiamo registrando tutte le immagini dall’alto. Anche quest’anno, quest’anno più dell’anno scorso perché siamo più organizzati, tolleranza zero contro chi inquina il mare perché il mare è di tutti i calabresi e non va inquinato. Continuate a segnalare su “Difendi l’ambiente” ». (c. a.)
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