RENDE La commissione prefettizia del comune di Rende ha sospeso l’efficacia della delibera di adozione del Piano Strutturale comunale. Una decisione adottata giovedì 6 luglio con delibera a firma dei commissari Santi Giuffrè, Rosa Correale e Michele Albertini che reggono il comune di Rende sciolto per infiltrazione mafiosa.
Una scelta determinata, si legge nell’atto deliberato dalla triade commissariale, per «valutare con particolare attenzione la correttezza della procedura seguita e la legittimità della deliberazione». Questo perché i commissari hanno appreso che l’iter di approvazione del Piano strutturale potrebbe presentare “anomalie”. Visto che scrivono, è «avvenuto con una modifica dell’ordine di trattazione dei punti all’ordine del giorno, disposta in corso di seduta prima ancora che buona parte dei consiglieri comunali sopraggiungessero presso la sala consiliare».
Una decisione accolta con soddisfazione dall’opposizione.
«Una decisione saggia e giusta – afferma il consigliere comunale Mimmo Talarico – che ristabilisce legalità e trasparenza nel Municipio. Le vergognose immagini del consiglio comunale più veloce del mondo, vengono opportunamente cancellate».
«Evidentemente, i tanto dileggiati e derisi consiglieri di minoranza – conclude – avevano ragione».
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