CROTONE Costituita la “Convenzione liberali, riformatori, cattolici della provincia di Crotone”. La riunione costituente si è tenuta questa mattina in un locale di Crotone. Erano presenti, tra gli altri, Rino Lerose di Cutro e il consigliere comunale di Crotone Salvo Riga (rappresentanti di Azione), Antonio Cortiglia e Mario Galea (Italia viva), l’ex consigliere regionale Salvatore Pacenza, Fabio Pisciuneri (ex consigliere comunale di Forza Italia), Domenico Voce ex dirigente del Partito democratico di Cutro e Mimmo Critelli ex assessore provinciale.
All’incontro erano presenti una ventina di soggetti che, in vista delle prossime elezioni provinciali, hanno deciso di dare vita a un movimento politico del centro moderato, che si pone l’obiettivo ambizioso di dire la sua su tutte le questioni che riguardano le attività politiche della provincia pitagorica. Le elezioni provinciali annunciate per la primavera del 2024 stanno movimentando anche il Partito provinciale del Crotonese che, nei giorni scorsi si è dato una nuova segreteria. La prima riunione del nuovo organismo si è tenuta nella serata di giovedì scorso. In questo primo incontro è emersa la necessità di ricompattare un partito frazionato dalle faide interne. Nei prossimi giorni, con la collaborazione della segreteria, il segretario provinciale dem, Leo Barberio, metterà in moto le procedure per verificare se vi siano le condizioni per recuperare l’unità nelle realtà comunali governate da sindaci che, nel passato, facevano riferimento al Pd.
Ci sarebbe la possibilità di recuperare le criticità nei comuni di Cutro, Cotronei e Melissa. Bisogna puntare al recupero soprattutto degli amministratori e dirigenti che non frequentano più il partito, ma non sono confluiti in altre formazioni. Più complessa la situazione a Isola Capo Rizzuto, dove il sindaco Maria Grazia Vittemberga sembra ormai veleggiare su lidi avversi al Pd. In ogni caso la segreteria del Pd non esclude che un tentativo di recupero vada fatto anche a Isola Capo Rizzuto. Questo almeno è stato riferito. Saranno, quindi, avviate una serie di trattative con il contributo di tutti e dopo la prima fase di consultazioni si prevede di riunire tutti gli amministratori e gli ex dirigenti che pensano che, nel Pd, non tutto sia perduto.
C’è da affrontare anche la situazione del partito di Crotone partendo dalla consapevolezza che non c’è chiarezza nel rapporto con il sindaco della città Vincenzo Voce. L’obiettivo è quello di uscire dal cono d’ombra che impedisce di comprendere se il Pd è all’opposizione dell’amministrazione comunale o è un sostenitore occulto. Il nuovo gruppo dirigente del Pd, quindi, punta a ricompattare il partito provinciale e nello stesso tempo avviare una fase di chiarezza con i suoi elettori. Un’altra questione affrontata dalla nuova segreteria, secondo quanto riferito, sarebbe l’uscita definitiva dall’ambiguità del rapporto con Enzo Sculco, leader del movimento dei DemoKratici. Con Sculco non potrà più esserci nessun rapporto politico. Un partito che si compatta e si rilancia potrà anche puntare ad avere una gestione autonoma rispetto ai ras regionali e nazionali. Le divisioni non sono state per niente salutari per il Pd della provincia pitagorico che, infatti, è stato utilizzato come una colonia da utilizzare esclusivamente come il contenitore dove attingere consensi elettorali. C’è la consapevolezza delle criticità ora si tratta di capire se c’è anche la voglia di saltare il fosso.
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