CATANZARO Una spesa certificata pari a poco più della metà delle risorse previste. Lo stanziamento di 500 milioni attraverso la revisione del Por 2014-2020 per fronteggiare gli effetti dell’emergenza Covid 19 in Calabria mostra ancora più di un ritardo e più di una lentezza: questo è quanto emerge dall’informativa della Regione al Comitato di Sorveglianza sullo stato di avanzamento della spesa dei fondi comunitari. Nell’informativa anzitutto si ricorda che «la Commissione europea, con l’entrata in vigore del Regolamento (Ue) 460/2020 e del Regolamento (Ue) 558/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio, ha adottato un pacchetto di modifiche dei regolamenti dei fondi strutturali, finalizzato a favorire l’utilizzo dei fondi, in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria, economica e sociale conseguente la pandemia. In tale scenario si è collocata la revisione del Por Calabria Fesr Fse 2014-2020 effettuata, nel corso del 2020, con l’obiettivo, fra l’altro, di mobilitare risorse non ancora impegnate da destinare al finanziamento di misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria, economica e sociale causata dal Covid-19, anche in attuazione dell’accordo stipulato con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale. In virtù di detto accordo, sono stati individuati complessivi 500 milioni di euro, di cui 340 milioni a valere sugli Assi cofinanziati dal Fesr e 160 milioni di euro a valere su quelli cofinanziati dal Fse, da destinare alla priorità di seguito individuate: Emergenza sanitaria (140 milioni di euro); Istruzione e formazione (45 milioni di euro); Attività economiche (180 milioni di euro); Lavoro (100 milioni di euro); Sociale (35 milioni di euro)».
Secondo quanto riporta l’informativa della Regione «le procedure ad oggi attivate assorbono il 112,5% circa delle risorse messe a disposizione per contrastare gli effetti determinati dall’emergenza Covid-19, come detto pari a 500 milioni di euro: gli impegni assunti sono pari a circa 314 milioni di euro (pari al 62,8%) mentre i pagamenti sostenuti, pari 267,8 milioni di euro (53,6%), superano di poco le spese certificate che si attestano a 259 milioni di euro circa (51,8%). Tenendo conto delle procedure ad oggi attivate e delle attuali previsioni formulate dai competenti uffici regionali, entro il prossimo 30 giugno, alle spese già certificate, dovrebbero aggiungersi ulteriori 66,5 milioni di euro; entro la fine dell’anno, invece, il valore cumulato delle spese dovrebbe attestarsi intorno ai 457 milioni di euro circa».
Due casi di specie dall’elenco contenuto nell’informativa della Regione possono testimoniare lo stato di avanzamento della spesa dei fondi europei in seguito alla revisione per il Covid 19. Il primo riguarda “Nuovi fabbisogni espressi dalle Aziende sanitarie provinciali, ospedaliere e ospedaliere universitari”, interventi volti a rafforzare e potenziare il sistema sanitario regionale e a supportare il personale ospedaliero per il trattamento dei pazienti con Covid (tac, ecografi, ecocardio, angiografo, elettrocardiografi portatili, respiratori pediatrici, ecc). «Acquisite le richieste da parte degli enti interessati, per un valore complessivo di oltre 100 mln di euro, con decreto 7010 del 22 maggio 2023, è stata nominata la Commissione di Valutazioni, che ha concluso i lavori lo scorso 16 giugno. Rispetto a tale importo, tenendo conto del tempo residuo per acquistare le attrezzature in questione, sarà garantito almeno il 30/40% del fabbisogno espresso dagli enti interessati (Asp, Ao e Aou). Nei prossimi giorni sarà adottato il decreto dirigenziale dove confluiranno gli esiti dei lavori della Commissione e sarà stabilito, per ognuno degli Enti interessati, l’importo delle spese riconosciute. Seguirà la sottoscrizione delle convezioni nell’ambito delle quali, fra l’altro, saranno disciplinate le modalità di erogazione delle risorse con le quali procedere ad acquistare attrezzature e macchinari sul mercato elettronico».
Il secondo riguarda i “Progetti Rete regionale Case della Salute”, per un costo ammesso di 49 milioni di euro, in totale 6 operazioni selezionate. «Le Aziende Sanitarie beneficiarie degli interventi – rileva l’informativa della Regione – sono alle prese con la definizione della progettazione esecutiva propedeutica alla successiva fase di consegna dei lavori con la sola eccezione del Comune di Chiaravalle (8,1 mln euro) e di Crotone (5,5 mln di euro) che hanno già sottoscritto la nuova convenzione con la Regione Calabria e aggiudicato la gara ed avviato i lavori. In favore di tali beneficiari è stata erogata la prima anticipazione pari al 30% dell’importo complessivo. Entro il 31 dicembre 2023 si prevede di certificare le spese della progettazione per tutti gli interventi finanziati e quelle relative ad uno/due Sal per un valore complessivo stimato in 10 mln di euro. Le 6 operazioni finanziate, che sicuramente non saranno completate entro dicembre 2023, per importo e tipologia, potranno essere completate con le risorse del nuovo programma 2021/27». (redazione@corrierecal.it)
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