CATANZARO Le polemiche, l’ordinanza firmata per impegnare i sindaci a controllare il litorale, l’attività sul campo. Giornata di impegno per la Regione Calabria sul fronte dell’inquinamento del mare. Dopo l’esordio non proprio convincente dello scorso fine settimana, con decine di segnalazioni di mare sporco – soprattutto lungo il tratto tirrenico – la “macchina” continua a muoversi in maniera massiccia. Oggi le operazioni condotte da Arpacal e Protezione civile, con il Dipartimento Ambiente della Regione, si sono concentrate sulla costa cosentina. Dal cielo, con i droni, e sul livello dell’acqua con i battelli. Operazione congiunta per tutelare il mare. Anticipata dal governatore con un post su Facebook nella giornata di sabato. Una volta raccolti i campioni di acqua, Arpacal si è immediatamente attivata per analizzarli.
«Anche quest’anno – scrive Occhiuto – abbiamo una sala di intelligence che vigila con i droni i litorali della Calabria, squadre di monitoraggio lungo le coste, controlli da parte di Arpacal, una flotta di battelli “pulisci mare”. Abbiamo stanziato 10 milioni di euro ai Comuni per completare gli interventi di rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione; abbiamo rafforzato la vigilanza sulle attività degli auto-spurgo». Intanto è sempre attivo il sito “Difendi l’ambiente” per segnalare eventuali anomalie. Con la speranza che le segnalazioni diminuiscano.
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