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il provvedimento

“Tolleranza zero” sul mare sporco, un’ordinanza di Occhiuto obbliga i Comuni a controllare

L’atto trasmesso ai centri costieri e alle Procure. «Chi non lo rispetta passibile di reato penale». Ecco i contenuti del documento

Pubblicato il: 08/07/2023 – 13:34
“Tolleranza zero” sul mare sporco, un’ordinanza di Occhiuto obbliga i Comuni a controllare

CATANZARO Un incontro «d’urgenza» con il presidente Occhiuto e «un’ordinanza storica che impone importanti obblighi ai Comuni, il cui mancato rispetto sarà valutato ai sensi dell’articolo 650 del codice penale». L’associazione Mare Pulito dà notizia delle ultime attività per contrastare l’inquinamento e le chiazze che sono ricomparse nelle ultime settimane soprattutto sul litorale tirrenico. Nell’atto firmato dal governatore il 7 luglio vengono «imposti – segnala l’associazione in un post sui social – obblighi di controllo e di azioni concrete a carico dei Comuni, delle Province e dell’Arpcacal». È la trasposizione nero su bianco della nuova fase di “tolleranza zero” annunciata da Occhiuto qualche sera fa in un video sui social.
Tra gli obblighi fissati vi sono «verificare il corretto funzionamento delle vasche non autorizzate allo scarico e delle fosse di Imhoff; verificare le utenze che, seppur obbligate, ancora non risultano allacciate alla rete fognaria pubblica; verificare la presenza di scarichi abusivi». Inoltre entro 5 giorni dall’emanazione dell’ordinanza «i Comuni dovranno comunicare come intendono dare attuazione alla stessa e dovranno dare comunicazione anche dell’esito delle operazioni svolte».
Il mancato rispetto delle disposizioni contenute nell’ordinanza costituirà violazione dell’art. 650 del Codice Penale, che punisce l’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Dalla prossima settimana – segnala ancora Mare Pulito – «sarà online il nuovo portale ampliato “Difendi l’Ambiente” sul quale ogni cittadino potrà come sempre inviare le proprie segnalazioni sulle situazioni di criticità, ricevendone immediato riscontro e ottenendo aggiornamenti sulla presa in carico e su come viene affrontata la problematica». Verrà inoltre Potenziato il controllo delle coste attraverso l’utilizzo di droni dotati di termo scanner, con particolare attenzione sull’individuazione di scarichi abusivi e di sostanze inquinanti risalendo il corso dei torrenti.

Tutti gli obblighi previsti dall’ordinanza

Comuni litoranei della regione Calabria:
a) di verificare, per il tramite della polizia locale, presso tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneità delle vasche a tenuta stagna, non dotate di autorizzazione allo scarico, anche a riguardo della corretta gestione del rifiuto speciale prodotto (liquame) attraverso “autospurghista” autorizzato allo svuotamento della vasca e al trasporto del rifiuto speciale presso impianto idoneo e dotato delle necessarie autorizzazioni;
b) di verificare, per il tramite della polizia locale, presso tutti gli insediamenti, le installazioni o gli edifici, civili e produttivi, il funzionamento e l’idoneità delle fosse Imhoff, delle fosse settiche o biologiche e di altri sistemi appropriati dotati di scarico, anche al riguardo della verifica dell’autorizzazione allo scarico e alla corretta gestione dei fanghi prodotti attraverso “autospurghista” autorizzato al prelievo e al trasporto del rifiuto speciale presso impianto idoneo e dotato delle necessarie autorizzazioni;
c) di verificare, per il tramite della polizia locale, nelle zone servite dalla rete fognaria pubblica l’eventuale presenza di utenze obbligate all’allacciamento e non ancora collegate alla rete;
d) di verificare, per il tramite della polizia locale, l’eventuale presenza di scarichi abusivi in suolo, sottosuolo, in corpi idrici superficiali ovvero in collettori/canali destinati alla raccolta e drenaggio delle acque bianche;
e) di effettuare, per il tramite dell’Ufficio tecnico comunale, una verifica straordinaria della funzionalità delle stazioni di sollevamento installate sulla rete fognaria di raccolta e collettamento delle acque reflue urbane, provvedendo, in caso di accertato malfunzionamento al tempestivo intervento di ripristino e/o manutenzione;
f) di trasmettere al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, entro 5 giorni dalla data di emanazione della presente ordinanza, un cronoprogramma attuativo delle verifiche di cui alle lettere a), b), c) d) ed e);
g) di trasmettere l’elenco e l’esito delle verifiche di cui alle lettere a), b), c) e d) all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, alla Provincia o Città Metropolitana territorialmente competente e al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria;
h) di trasmettere le informazioni ambientali di cui alle lettere a) e b) al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria secondo la scheda di rilevazione predisposta ai sensi del punto 6 della presente ordinanza;
i) di assicurare sugli impianti di depurazione la presenza del personale addetto alla gestione in tutti i giorni della settimana, compresi i giorni festivi, a presidio della verifica e controllo del processo di depurazione;
j) di garantire l’accesso agli impianti di depurazione all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente – ARPACal, alla Provincia o Città Metropolitana territorialmente competente, e ai tecnici incaricati dalla Regione Calabria per le verifiche e i controlli da espletare in adempimento alla presente ordinanza;

Provincia di Cosenza, di Crotone, di Catanzaro, di Vibo Valentia e alla Città Metropolitana di Reggio Calabria:
a) di predisporre controlli straordinari atti a verificare la funzionalità dei sistemi di gestione delle acque reflue urbane non collettate alla pubblica fognatura con riguardo al rispetto delle autorizzazioni allo scarico rilasciate in tutti i Comuni litoranei della regione Calabria;
b) di predisporre, sulla base della rispettiva competenza territoriale, controlli straordinari presso i depuratori dei comuni litoranei della fascia tirrenica da Nicotera a Tortora per la verifica della funzionalità delle sezioni impiantistiche e della conformità dell’effluente depurato alle disposizioni di legge e dell’autorizzazione allo scarico;
c) di trasmettere all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente e al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria l’esito dei controlli di cui alle lettere a) e b) e l’elenco delle autorizzazioni allo scarico rilasciate in tutti i Comuni della regione Calabria per i sistemi individuali o adeguati di gestione delle acque reflue urbane
non collettate alla pubblica fognatura.

Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente – ARPACal:
a) di fornire supporto tecnico e operativo ai Comuni per le verifiche di cui al punto 1 della
presente ordinanza;
b) di effettuare controlli straordinari presso i depuratori dei comuni litoranei della fascia tirrenica da Nicotera a Tortora per la verifica della funzionalità delle sezioni impiantistiche e della conformità dell’effluente depurato alle disposizioni di legge e dell’autorizzazione allo scarico, anche in coordinamento con la Provincia territorialmente competente; i controlli devono essere effettuati con le modalità e la frequenza campionaria ai sensi della normativa vigente e della relativa autorizzazione allo scarico, comprendendo anche i sistemi degli autocontrolli di norma delegati ai titolari dello scarico;
c) di predisporre un catasto degli scarichi su supporto informatico sulla base delle informazioni di cui alla lettera c) punto 2 della presente ordinanza;
d) di trasmettere al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, con cadenza quindicinale, un report delle attività sulla base degli esiti dei controlli di cui alla lettera b) e dei dati trasmessi dai Comuni ai sensi della lettera g) punto 1) e dalle Province e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria ai sensi della lettera c) punto 2 della presenta ordinanza;

Azienda regionale per la forestazione e le politiche della montagna – Azienda Calabria Verde
di fornire supporto ai Comuni per le attività di cui alle lettere c) e d) punto 1 della presente ordinanza;

Operatori economici che eseguono l’attività di prelievo e trasporto del rifiuto speciale (liquame/fango) “autospurghista”
di comunicare preventivamente al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente- ARPACal, al Comune e alla Provincia o Città Metropolitana di Reggio Calabria territorialmente competente, qualsiasi intervento su fosse settiche o biologiche, fosse Imhoff, vasche a tenuta stagna o altri sistemi non collettati alla pubblica fognatura; le informazioni da trasmettere sono rese note dal Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria per come stabilito nel punto 6 della presente ordinanza;

Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria:
a) di trasmettere, entro 5 giorni dalla data di emanazione della presente ordinanza, ai Comuni litoranei della regione Calabria la scheda di rilevazione dei dati ambientali inerenti le verifiche dei sistemi individuali o appropriati di gestione delle acque reflue urbane non collettate alla pubblica fognatura condotte ai sensi delle lettere a) e b) punto 1 della presente ordinanza;
b) di pubblicare, entro 5 giorni dalla data di emanazione della presente ordinanza, sulla pagina istituzionale dipartimentale la scheda informativa contenente le informazioni che gli “autospurghisti” sono tenuti a trasmettere ai sensi del punto 5 della presente ordinanza;
c) sulla base dei dati trasmessi dai Comuni e dagli “autospurghisti”, nelle more della piena operatività del Registro elettronico Regionale – ReR – di cui all’art. 1 del Disciplinare attuativo del Piano d’Azione approvato con la DGR n. 280/2023, di attivare il sistema di controlli straordinari previsti dalla lettera c) comma 3 art. 2 dello stesso Disciplinare attuativo.

A chi è stata trasmessa l’ordinanza

L’ordinanza è stata trasmessa al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Prefettura di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Crotone, Reggio Calabria, alla Procura della Repubblica di Catanzaro, Lamezia Terme, Paola, Vibo Valentia, Cosenza, Castrovillari, Reggio Calabria, Palmi, Locri, Crotone, alla Legione dei Carabinieri Calabria, al Comando Regionale della Guardia di Finanza, alla Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, Vibo Valentia, Crotone, Corigliano, alla Direzione Marittima di Reggio Calabria, all’ARPACal, alla Provincia di Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Crotone, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ai Comuni litoranei di cui all’elenco allegato, al Commissario straordinario dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche, all’Albo dei Gestori Ambientali Sezione Calabria c/o la Camera di Commercio di Catanzaro, all’Azienda regionale per la forestazione e le politiche della montagna – Azienda Calabria Verde e agli operatori economici che effettuano sul territorio regionale attività di prelievo e trasporto dei rifiuti speciali denominati “fanghi da fosse settiche”.

Occhiuto: anche quest’anno tolleranza zero

«Tolleranza zero contro gli scarichi abusivi». Lo scrive su facebook il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, con riferimento alla ordinanza urgente che il governatore oggi ha emanato in tema di depurazione e di contrasto all’inquinamento del mare, stabilendo diversi obblighi in capo ai Comuni costieri. «Anche quest’anno – prosegue Occhiuto – abbiamo una sala di intelligence che vigila con i droni i litorali della Calabria, squadre di monitoraggio lungo le coste, controlli da parte di Arpacal, una flotta di battelli “pulisci mare”. Abbiamo stanziato 10 milioni di euro ai Comuni per completare gli interventi di rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione; abbiamo rafforzato la vigilanza sulle attività degli auto-spurgo; è sempre attivo il sito ‘Difendi l’ambiente’ per segnalare eventuali anomalie. Aiutaci anche tu – conclude Occhiuto rivolgendosi agli utenti social – a difendere il mare».

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