LAMEZIA TERME Undici condanne e un’assoluzione: è questa la conclusione del processo nei confronti di alcuni indagati che avevano scelto il rito abbreviato nell’ambito del procedimento “Quarta Chiave”, nata dall’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro contro un’organizzazione che gestiva abusivamente un maxi traffico di rifiuti nel campo rom di Scordovillo di Lamezia Terme. Lo riferisce la ”Gazzetta del Sud”. Il gup ha in particolare condannato Tonino Amato a un anno e 4 mesi di reclusione ; Massimo Berlangieri a un anno e 4 mesi; Enzo Berlingieri a 3 anni, 8 mesi); Antonio Berlingieri a 2 anni e 8, Damiano Berlingieri a 2 anni, Damiano Berlingieri, (46enne) a 2 anni e 8 mesi di reclusione, Luigi Berlingieri a un anno di reclusione, Massimo Berlingieri a un anno di carcere; Alessandro Bevilacqua a un anno, 9 mesi e 10 giorni; Cosimo Bevilacqua a un anno e 4 mesi di reclusione e Damiano Bevilacqua a un anno e 4 mesi di reclusione. Il gup ha invece assolto Aldo Sgromo, 40enne residente a Curinga «per non aver commesso il fatto». Secondo quanto emerso dall’indagine “Quarta Chiave” il campo di Scordovillo a Lamezia era stato trasformato in un enorme discarica a cielo aperto capace di produrre rifiuti giorno e notte.
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