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Akrea sul piede di guerra, a Crotone stop alla raccolta domenica e festivi

Società ai ferri corti con il Comune. Si profilano disagi per i cittadini. Il sindaco: «Decisione impropria». E sullo sfondo c’è l’arrivo di Arrical

Pubblicato il: 09/07/2023 – 13:12
di Gaetano Megna
Akrea sul piede di guerra, a Crotone stop alla raccolta domenica e festivi

CROTONE A Crotone non si farà più la raccolta dei rifiuti né di domenica e né nei giorni festivi. Lo hanno deciso ieri i rappresentanti sindacali della Rsa di Akrea, società in house del Comune di Crotone, che si occupa dello spazzamento, raccolta e conferimento dei rifiuti in discarica nella città pitagorica.
Il documento inviato alla stampa è firmato dai rappresentanti della Cisl, della Uil, della Fiadel, dei Cobas, ma manca la firma della Cgil e della Flaica. Sempre nel documento viene evidenziato che la scelta di non lavorare la domenica e i festivi è stata presa, all’unanimità, nel corso di una assemblea dei lavoratori, tenutasi ieri. La decisione di astenersi dal lavoro nei giorni festivi non contrasterebbe con il contratto stipulato tra l’Azienda e il Comune, perché prevede di distribuire le attività su sei giorni alla settimana. Il motivo della contestazione è riconducibile al fatto che a ieri i lavoratori non si erano ancora pagate le spettanze economiche già maturate, compreso lo stipendio. La protesta non è, però, coperta dalla proclamazione dello stato di agitazione e dell’avvio della procedura di raffreddamento in prefettura. C’è da dire che le mancate attività lavorative di domenica e nei giorni festivi non si trasformano in disagi catastrofici per l’utenza.
I cittadini di Crotone già subiscono disagi perché l’impianto di Ponticelli di proprietà della Regione (compattatore), gestito dalla società Akrò, resta chiuso la domenica, i festivi e in parte anche il sabato. Tutti i lunedì, nella parte della città dove ci sono i cassonetti del tal quale, si registrano cumuli di rifiuti accumulati per la mancata raccolta di domenica. Alla normalità si torna gradualmente a partire da martedì e non in tutta la città.
A Crotone la raccolta differenziata si fa a macchia di leopardo e ancora sono diversi i quartieri della periferia che soffrono perché il conferimento tal quale fa aumentare i volumi di monnezza che, specialmente, con l’arrivo della bella stagione, “fermentano” e rendono irrespirabile l’area circostante ammorbandola. La protesta dei lavoratori, anche se non introduce nuovi consistenti disagi, fa aumentare quelli esistenti. Non ci sono comunicati ufficiali, ma fondi sindacali dicono che la protesta andrà oltre la giornata di oggi (domenica). Significa che potrebbe avere un impatto devastante per la città se anche domani i rifiuti non dovrebbero essere raccolti. Una situazione che evidentemente ha allarmato il sindaco Vincenzo Voce che ha diffuso una nota, dove si legge: «Con riferimento all’impropria ed estemporanea decisione assunta dalla Rsa di Akrea di sospendere il servizio di raccolta nella giornata della domenica, nel prendere atto dell’assenza di alcuna formale comunicazione al riguardo da parte di Akrea, né da parte dalla rappresentanza medesima con conseguente impossibilità dell’ente di assumere ogni conseguente contromisura, ho dato immediatamente mandato a tutti gli uffici competenti di verificare ogni profilo di illegittimità connesso all’iniziativa arbitrariamente intrapresa e di emettere immediatamente ogni conseguente provvedimento rispetto ad ogni responsabilità che dovesse ingenerarsi avuto riguardo alla intervenuta sospensione di un servizio pubblico essenziale. Al contempo, l’ente, al fine di attutire il disagio ingenerato da tale iniziativa, ha eccezionalmente autorizzato il conferimento, da parte degli esercenti insistenti sul lungomare Cristoforo Colombo e sul lungomare Antonio Gramsci, dei rifiuti nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati, in deroga ai vigenti provvedimenti sulla raccolta differenziata». 

Sullo sfondo c’è Arrical

Non dovrebbero essere lontani i tempi per l’entrata in funzione del soggetto unico regionale (Arrical). A questo passaggio di consegne, l’Akrea e il Comune di Crotone dovrebbero arrivare mettendo in sicurezza molti dei lavoratori attuali della società di proprietà comunale. Arrivarci senza avere previsto un percorso di garanzia e salvataggio dei lavoratori con disabilità o portatori di malattie, potrebbe determinare danni irreparabili a queste persone. Ci si sta attardando in una attività confusionaria che rischia anche di determinare il dissesto finanziario all’Azienda.
La società Omnitech Italia srl ha già avviato le procedure per incassare un milione di euro per il mancato pagamento di 23 mezzi acquistati da Akrea per effettuare la raccolta differenziata. La copertura finanziaria doveva darla la Regione Calabria, perché Crotone aveva partecipato ad un bando. Solo che la seconda trance di finanziamenti non è stata versata alle casse del Comune, perché non è stato raggiunta la percentuale minima di raccolta differenziata prevista dal progetto. Si ha l’impressione che si cincischi sulle questioni di bilancio e a correre i rischi maggiori sono i lavoratori. (redazione@corrierecal.it)

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