CATANZARO «Sconcertante e inusuale! Eppure è vero. L’Avvocatura dello Stato ha diffuso a mezzo stampa una nota relativamente al contenzioso in corso promosso da questo sindacato avverso il Protocollo d’intesa Università-Regione Calabria, il giorno prima dell’udienza al TAR illustrando le sue note difensive che dovrebbe portare in giudizio». È quanto sostengono, in una nota congiunta, Nino Accorinti della Federazione Cisl Medici Calabria e Luciana Carolei della Federazione Cisl Medici Magna Graecia in merito allo scontro giudiziario in corso sulla fusione delle due aziende sanitarie catanzaresi che sottolineano: «Lo è per quattro motivi. Il primo. E’ davvero inconcepibile che un organo così importante dello Stato, che dovrebbe assumere le difese dello stesso in un procedimento amministrativo in corso, renda pubbliche le ragioni della sua difesa senza ritegno alcuno. Rendere noti per mezzo dei media atti processuali non è certamente consono al suo ruolo, peraltro rappresentando in essa tesi avventate e fondati su falsi presupposti».
«Il secondo – proseguono -. Non bisogna dimenticare che l’Avvocato Distrettuale in carica – ex DG della Fondazione Campanella ed ex Commissario dell’ASL n. 7 di Catanzaro – ha fatto parte, nominato dall’Università Magna Graecia, della commissione tecnica paritetica che ha elaborato il testo, in parte poi modificato, del Protocollo d’Intesa Università-Regione Calabria».
«Il terzo – sottolineano -. Punta il mirino sul sindacato ricorrente, facendo intuire falsamente che lo stesso abbia agito non nell’interesse dei rappresentati bensì mettendo in pericolo posti di lavoro esistenti nella “Mater Domini”, richiamando al riguardo possibili esiti catastrofici anche “nell’erogazione sanitaria”».
«Il quarto – fanno presente -. Tenta di influenzare le decisioni che il Magistrato dovrà assumere nell’udienza di domani 12 luglio, scandendo situazioni errate di fatto e di diritto ma, soprattutto, tentando di aizzare l’opinione pubblica nei confronti di una decisione del TAR di Catanzaro che è noto, perché decide secondo regole e giurisprudenza che, nel caso di specie, ci sono tutte.
«La Cisl Medici – affermano con forza Accorinti e Carolei – non è contraria alla costituzione dell’Azienda “Dulbecco” però nel rispetto dei ruoli, soprattutto di quello ospedaliero che principalmente è deputato all’assistenza dei cittadini. Il ricorso contesta alcune previsioni del Protocollo d’Intesa Università-Regione Calabria adottate in difformità delle norme contrattuali, perfino in materia di fondi contrattuali, di relazioni sindacali e dei processi di valutazione dei dirigenti sia della Mater Domini e sia del Pugliese Ciaccio”, oltre che sulle modalità di costituzione dell’Azienda Dulbecco, così denominata successivamente all’incorporazione della più grande, cioè il “Pugliese Ciaccio”, nella più piccola cioè l’Azienda “Mater Domini”. Sarà il Magistrato a decidere».
«Di certo, l’incauta iniziativa dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro – concludono – lascerà il segno sotto tutti i punti di vista; ciò a dimostrazione che la Calabria, anche in tale segmento istituzionale, raccoglie quanto ha meritato».
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