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L’iniziativa

Inclusione bimbi sordi a scuola, firmato l’accordo con la Regione

Il progetto facilita la diffusione della lingua dei segni nelle scuole. Staine: «Felice di aver presenziato all’avvio di questa iniziativa»

Pubblicato il: 11/07/2023 – 13:05
Inclusione bimbi sordi a scuola, firmato l’accordo con la Regione

CATANZARO «Firmata, nella sede dell’assessorato alle Politiche sociali della Regione Calabria, la convenzione per la realizzazione del progetto “Inclusione bambini sordi nella scuola Mom e bilinguismo Lis/Lingua italiana”, tra l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi Ets Aps (Ens) e la Mom – Nido e Casa dei Bambini Montessori Montalto Uffugo (CS)». Lo riporta una nota del dipartimento regionale Politiche Sociali che spiega: «Il progetto ha come obiettivo sostenere la lingua dei segni quale strumento essenziale per abbattere le “barriere comunicative”».
«La LIS non è una forma abbreviata di italiano – è detto – ma una lingua con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali che, come tutte le lingue, ha un lessico in costante evoluzione e regole che consentono di “segnare” qualsiasi argomento, dal più concreto al più astratto».
«Sono felice – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Emma Staine – di aver messo in contatto queste due realtà e di aver presenziato alla nascita di questo importante progetto. Questo è un esempio positivo del fare rete, quando il welfare diventa realmente strumento di inclusione sociale».
«È assolutamente importante – ha aggiunto – fornire strumenti, sin dalla prima infanzia, ai bambini nati sordi o con una sordità acquisita nei primi anni di vita. La lingua parlata e scritta è un processo complesso che richiede anni di terapia logopedica, oltre ad una precoce protesizzazione e ad un lungo e faticoso percorso educativo, per il bimbo e per la sua famiglia». «È peraltro scientificamente dimostrato come il successo scolastico – ha detto ancora – sia maggiore nei ragazzi sordi che acquisiscono la lingua dei segni come prima lingua. Per il bambino sordo, infatti, è fondamentale far propri gli strumenti della comunicazione per garantire il sereno e completo sviluppo socio-affettivo e cognitivo».
«La lingua dei segni -ha concluso – permette ai piccoli di acquisire rapidamente e naturalmente una lingua con la quale comunicare con l’ambiente e le figure che li circondano, a partire dai genitori, essendo strumento primario di apprendimento di contenuti».

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