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«Se il centrodestra pensa di avere i voti in banca»

Il centrodestra ha un unico grande leader nazionale e si chiama Giorgia Meloni. È una leadership che non ha pari ma che ha tremendamente bisogno del consenso in periferia. In Calabria il centrodes…

Pubblicato il: 12/07/2023 – 9:19
di Mario Campanella
«Se il centrodestra pensa di avere i voti in banca»

Il centrodestra ha un unico grande leader nazionale e si chiama Giorgia Meloni. È una leadership che non ha pari ma che ha tremendamente bisogno del consenso in periferia. In Calabria il centrodestra, come nel resto delle altre regioni, ha usufruito di una circostanza irripetibile e cioè la frammentazione degli avversari. Pensare di conquistare ancora otto collegi su nove sarebbe folle, così come bisognerà capire cosa succederà in Calabria, che è l’area più forzista del Paese.
C’è, però, una sottile sensazione che la coalizione pensi di avere depositato i voti in banca, potendo ritirare capitale e interessi quando vorrà. E se qualcuno la pensasse così sbaglierebbe. È probabile che tra un anno si voti alla Provincia di Cosenza, che ha una tradizione di centrosinistra. Così come tra due anni si potrebbe votare per la nuova, grande città unica. Chi saranno i candidati? Chi lo deciderà? Il referendum consultivo chi lo preparerà? Nascondersi dietro l’ombrello della crisi del centrosinistra sarebbe infantile. Perché essa non è infinita. E perché ci sono sacche di consenso volatili. C’è chi crede di avere già vinto e chiunque ami la politica e lo sport sa perfettamente che la storia è ricca di previsioni sbagliate. Fare politica significa avere collegialità e rendere concreta la partecipazione, senza cadere nel rischio di una perpetuazione . Churchill sosteneva che i mercenari non facessero vincere le guerre. E lui la vinse, con lacrime e sangue, attraverso l’orgoglio e l’identità . Ci sono  persone che lungi dal capire il linguaggio della collaborazione comprendono meglio quello della comparazione. Cioè , meglio uno schiaffo che una carezza. Il sistema per il quale, ripeteva Kissinger, si manteneva la pace durante la guerra fredda. Il problema che deve porsi il centrodestra calabrese è quello di fare politica. Un peso che grava soprattutto sul partito più forte, Fdi, che deve assumersi le responsabilità conseguenziali. C’è qualcuno, ad esempio, che ha promosso un comitato per l’area urbana e la città unica di Cosenza? No. E questo dà la stura di una certa, pericolosa presunzione. Il referendum consultivo non è stato vinto e a Cosenza , appena diciotto mesi fa, ha vinto il centrosinistra. Lo stesso Churchill (e parliamo del più grande statista del novecento ) solo pochi mesi dopo avere vinto una guerra storica, sconfiggendo i nazisti contro ogni logica, perse le elezioni in Inghilterra. La storia, diceva Renzo De Felice citando Vico, spesso si ripete con più ferocia. Ignorarla sarebbe delittuoso.

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