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«Riforma della giustizia necessaria perché davvero ci sono reati che bloccano anche le opere pubbliche»

Occhiuto: «Galera per chi fa accordi con la mafia, ma in un mio bando nessun dirigente ha detto sì a un settore di gestione»

Pubblicato il: 13/07/2023 – 21:52
«Riforma della giustizia necessaria perché davvero ci sono reati che bloccano anche le opere pubbliche»

CATANZARO Sulla giustizia c’è «una discussione figlia della contrapposizione  tra politica e magistratura da 30 anni. Quando la politica dice di voler riformare la giustizia i magistrati sono portati a ritenere che questa riforma sia una clava contro di loro, quando qualche pm manda qualche avviso di garanzia a qualche membro del governo la politica sospetta che ci sia un attacco, ma è figlio di questo clima di contrapposizione.  Poi certo quando uno di questi casi riguarda a esempio Delmastro dove un giudice si trasforma in pm e questo avviene dopo l’annuncio della riforma della giustizia si fa fatica non sospettare, soprattutto dopo aver letto dei libri come quello di Palamara che descrivono una parte minoritaria della magistratura come interessata a condizionare le scelte della politica, ma è frutto del clima che si è generato». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a “Controcorrente” su Rete4.

Il tema della giustizia

«Ma la riforma della giustizia – ha proseguito Occhiuto – non va fatta contro i magistrati né a favore della politica, va fatta a favore dei cittadini. Io governo una regione complicata, l’altra volta ho fatto una manifestazione di interesse per i miei dirigenti chiedendo loro dove volessero lavorare: bene, ho avuto il record di richieste nei settori dove non c’è gestione, dove non si doveva firmare, esempio l’ufficio legislativo, e zero richieste nei settori dove c’è gestione perché è un fatto ineludibile che i dipendenti pubblici abbiano paura a firma e assumersi responsabilità, i politici e gli amministratori devono convivere ogni giorno con la preoccupazione che qualcuno, nel caso migliore la Corte dei Conti, li insegua negli anni che verranno. Io penso che va perseguito chi ruba, chi fa accordi con la mafia deve andare in galera, ma la riforma della giustizia è necessaria perché davvero ci sono reati che bloccano anche le opere pubbliche del paese. Nei  Comuni o Regioni come la mia è difficile  trovare responsabili procedimento e questo a volte genera ritardi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.  Io non credo che ci sia valore più condiviso tra gli alleati di governo di centrodestra rispetto alla difesa  dei diritti civili in Italia e all’impegno per la riforma della Costituzione. Quando i governi di centrodestra dicono di voler fare la riforma della magistratura, spesso i magistrati vedono in questa riforma un pericolo potenziale, non c’è questo interesse del governo centrodestra. Non abbiamo la prova del contrario rispetto alla sinistra perché – ha spiegato il presidente della Regione Calabria –  i governi di sinistra non ci hanno mai provato, hanno sempre inseguito le minoranze della magistratura a prezzo delle riforme che sono necessarie per la magistratura e i cittadini».

Il tema dello sciopero

A “Controcorrente” si è parlato anche del tema dell’odierno sciopero nei trasporti e delle polemiche nei confronti del ministro Salvini che ha precettato i lavoratori: «Criticano Salvini però – ha sostenuto Occhiuto – vorrei capire cosa pensano dei sindacati che proclamano lo sciopero mentre ci sono milioni di turisti in Italia. Nessuno vuole limitare il diritto allo sciopero che è previsto dalla costituzione, ma un ministro dei trasporti e della mobilità deve garantire la mobilità dei cittadini, oltre che turisti, che magari non lavoratori che vogliono andare in ferie qualche giorno. I sindacati svolgono una funzione ma devono svolgerla anche con buon senso. Faccio un esempio: qualche giorno fa ho fatto ordinanza in Calabria per impedire il lavoro nelle ore più calde, è una idea che mi ha dato la Cgil, l’ho ascoltata perché è di buon senso. Se per farsi ascoltare la Cgil avesse fatto un blocco stradale probabilmente non lo avrei ascoltata nemmeno io». (redazione@corrierecal.it)

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