CASIGNANA Dopo anni dal suo rinvenimento, è possibile vedere alla luce del sole il mosaico del trionfo indiano di Dioniso restaurato a Casignana. È quanto comunica una nota che sottolinea: «L’intervento effettuato dalle studentesse del IV anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei Beni culturali del Dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della terra dell’Università della Calabria, sotto la supervisione della professoressa Marianna Musella».
«La presentazione del terzo cantiere di restauro – è detto – si è svolta presso la Villa con il sindaco di Casignana Rocco Celentano, il senatore Franco Crinò, la coordinatrice del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei Beni culturali professoressa Donatella Barca e il Soprintendente Abap per la città metropolitana di Reggio Calabria e della provincia di Vibo Valentia Fabrizio Sudano. Preziosi sono stati, da parte della soprintendenza, i ripetuti interventi di Alfredo Ruga. La parte del lungo corridoio, oggetto in queste tre campagne di restauro dell’Unical è arrivata al punto più atteso e sicuramente più pregevole artisticamente. La raffigurazione che seppur degradata e lacunosa è chiaramente di un alto livello qualitativo, mostra ancora una volta come la parte recuperata attraverso i restauri precedenti risulta essere un’anteprima eccelsa a quello che finalmente oggi può essere fruito».
«La piacevole e pregevole presenza di piani pavimentali mosaicati, riccamente decorati, della villa romana di Casignana – si legge ancora – da oggi amplia il percorso anche con la visione del Dioniso, con le splendide tigri e l’armonia dei colori sapientemente scelti per un manufatto che è un’ opera d’arte. La ricchezza di colori che si susseguono con stupende sfumature e soprattutto una complessità della decorazione ed il bilanciamento estetico tra le figure, gli animali e le cornici a chiusura della scena principale, risultano essere il punto focale del lungo corridoio che si ferma bruscamente con la statale».
«La successiva campagna di restauro – conclude la nota – permetterà il completamento di tutto l’ambiente restituendo ai visitatori anche l’ultima parte decorativa mosaicata».
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