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Comune di Crotone, terremoto ad Akrea: si dimettono due membri del Cda

Affatato e Vulcano lasciano la società in house che si occupa di rifiuti. Il presidente Bevilacqua resta e critica il sindaco Voce

Pubblicato il: 17/07/2023 – 16:51
di Gaetano Megna
Comune di Crotone, terremoto ad Akrea: si dimettono due membri del Cda

CROTONE Si dimettono i due membri del consiglio di amministrazione di Akrea, società in house del Comune di Crotone, che si occupa della raccolta e conferimento dei rifiuti negli impianti di trattamento. Giuseppina Affatato e Maurizio Vulcano erano stati nominati il 29 luglio del 2022 dall’assemblea dei soci (Comune di Crotone). La notizia sulle probabili dimissioni era già circolata nei giorni scorsi. Le indiscrezioni parlavano di un escamotage messo in piedi dal sindaco di Crotone per fare fuori il presidente dell’Akrea, Antonio Bevilacqua. Erano i giorni caldi della proclamazione dello stato di agitazione da parte della Rappresentanza sindacale aziendale che, tra l’altro, prevedeva l’astensione dal lavoro dei dipendenti nei giorni festivi e la domenica. Si disse che Voce aveva individuato in Bevilacqua il fomentatore della proclamazione dello stato di agitazione. Si raccontò proprio che Voce aveva chiesto ai due membri del Cda di dimettersi per arrivare alla decadenza di Bevilacqua. Bevilacqua oggi commenta la notizia dicendo che non decade e non intende nemmeno dimettersi. “Perché dovrei farlo dopo un anno di intenso lavoro?”, sottolinea. Vuole essere, invece,revocato dal sindacocosì potrà difendersi e intraprendere anche un’azione legale. “Intendo oppormi perché è una cosa ingiusta e, a mio avviso, anche illegittima”, commenta. Parlando della decisione dei due membri del Cda, Bevilacqua dice: “E’ stato il sindaco a chiedere ai due consiglieri di dimettersi”, a suo dire con l’obiettivo di farlo fuori. “Non comprendo – chiosa Bevilacqua – come mai questa decisione, visto che siamo difronte ad una buona gestione aziendale, che viene riconosciuta da più parti”. Poi, ricorda che “l’Akrea non è una proprietà personale del sindaco Voce o della sua amministrazione;la proprietà appartiene alla città di Crotone e al consiglio comunale”. Diventa un fiume in piena Bevilacqua e accusa il sindaco di “volere burattini mentre lui non è mai stato un burattino”. Parla delle attività messa in campo e dei successi ottenuti in un anno alla guida dell’Akrea: “Siamo passati dal 20% al 30% della raccolta differenziata, ma il problema è un altro ed è rappresentato dal fatto che il sindaco non vuole anticipare nemmeno un soldo per i mezzi acquistati per migliorare il servizio. Questo porta dritto al fallimento dell’Azienda e probabilmente è il vero obiettivo che si intenderebbe raggiungere”. Racconta dei mezzi acquistati e della rata da pagare di circa un milione di euro. I mezzi sono stati acquistati grazie ad un finanziamento ottenuto per essere stati ammessi ad un bando regionale. Si sa che i soldi dei bandi pubblici si ottengono a trance, che vengono pagate quando si effettuano le rendicontazioni. Se ci sono somme da anticipare, prima che vengano effettuate le rendicontazioni, bisogna anticipare e l’Akrea non ha fondi propri per procedere. Ad anticipare le somme, a parere di Bevilacqua, dovrebbe essere il Comune, che ha già detto di non volerlo fare. Il sospetto di Bevilacqua è che il sindaco “vorrebbero mettere in difficoltà Akrea per portarla in liquidazione e farla chiuderla e magari assegnarla a qualche privato”. Sono ovviamente solo sospetti non suffragati da prove.

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