MILANO “Cose Nostre” stasera 17 luglio, in seconda serata (23.30) su Rai 1, ripropone una puntata speciale dedicata alla Calabria che racconta le storie di chi ha deciso di ribellarsi alla ‘ndrangheta, di denunciare e di restare a vivere nel proprio paese. A cominciare da quella di Fortunato La Rosa, un medico oculista che nel 2005 ha pagato con la vita l’aver rimproverato i proprietari delle vacche della zona di Canolo, in provincia di Reggio Calabria, che abusivamente occupavano i suoi poderi. La Rosa venne ucciso poco dopo la denuncia con tre colpi di fucile mentre era a bordo della sua auto e si stava dirigendo a Canolo. Una sfida all’arroganza mafiosa portata avanti anche da sua moglie, Viviana Balletta, che in questi anni ha continuato a prendersi cura dei terreni del marito, e non ha mai pensato di mollare. Nel 2015 i carabinieri di Locri hanno arrestato Giuseppe Raso di 74 anni, già ai domiciliari per altri reati e il cognato Domenico Filippone, considerati i mandanti dell’omicidio. A seguire la testimonianza diretta di Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi che con le sue dichiarazioni ha messo in seria difficoltà i clan e dato una svolta a diverse indagini di polizia. Una scelta coraggiosa per riprendersi il proprio futuro e trasmettere i valori della legalità ai propri figli.
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