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Occhiuto al governo: «Calabria area disagiata, serve deroga alle norme per assumere personale»

Il presidente rilancia: «Nel pubblico siamo vincolati a contratti collettivi di lavoro davvero scoraggianti per molti medici e infermieri»

Pubblicato il: 17/07/2023 – 10:19
Occhiuto al governo: «Calabria area disagiata, serve deroga alle norme per assumere personale»

CATANZARO «O dai la possibilità a questi territori di acquisire personale anche in deroga alle regole nazionali, con un finanziamento parte dello Stato altrimenti si creerebbero situazioni di sperequazione, oppure diventa davvero difficile risolvere il problema». Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, commissario della sanità, intervenendo a “Morning News” su Canale 5: al centro della puntata il tema della carenza di personale nella sanità, tema che Occhiuto ha ulteriormente rilanciato. «In Calabria – ha esordito Occhiuto – sono arrivati finora 52 medici cubani, ora ne arriveranno tra qualche giorno altri 126, i primi hanno lavorato con grande soddisfazione, da parte dei colleghi italiani e anche dei pazienti, sono davvero bravissimi. Certo non è la soluzione strutturale, la soluzione strutturale è quella dei concorsi. Nella mia regione ho fatto in un anno e mezzo 2.300 nuove assunzioni, però 1.700 sono andati in pensione, altri sono andati a lavorare nel privato, perché oggi in Italia conviene di puù lavorare nel privato che nel pubblico: il privato può pagare un medico o un infermiere come gli pare mentre nel pubblico siamo vincolati a contratti collettivi nazionali di lavoro che sono davvero scoraggianti per molti medici e molti infermieri, ancora di più in una regione come la mia, commissariata da anni. Lo sto chiedendo al governo, al quale – ha ricordato il presidente della Regione – faccio spesso un esempio: i magistrati e poliziotti che vanno a lavorare in Calabria sono pagati di più e hanno benefici di carriera, benissimo, perché la Calabria è una regione complicata per chi deve assicurare il rispetto della legalità, contrastare la criminalità, è un’area disagiata, ma allora anche la sanità è area disagiata, perché è commissariata da 15 anni, così come bisogna trovare soluzioni per posti a 30 chilometri dalla Svizzera. E’ chiaro – ha concluso Occhiuto – che o dai la possibilità a questi territori di acquisire personale anche in deroga alle regole nazionali, con un finanziamento parte dello Stato altrimenti si creerebbero situazioni di sperequazione (le Regioni che possono spendere di più spendono di più, quelle che non possono farlo non possono prendere medici e infermieri) oppure diventa davvero difficile risolvere il problema». (c. a.)

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