Il Consiglio regionale fissa l’agenda prima della pausa. All’orizzonte la riforma dei Consorzi di bonifica

REGGIO CALABRIA Una data sarebbe già stata definita, ed è quella di martedì prossimo, un’altra potrebbe essere prima della pausa di Ferragosto, se si incastrano un po’ di cose. La Conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale presieduta da Filippo Mancuso oggi ha fissato una sorta di agenda programmando le prossime sedute dell’assemblea: secondo quanto si è appeso da fonti di Palazzo Campanella, si sarebbe convenuto di tornare in aula il 25 luglio, con un ordine del giorno che dovrebbe recepire i provvedimenti esaminati in questi ultimi giorni dalle varie commissioni. Nulla di straordinario, in verità, si tratta di pratiche ritenute importanti ma di routine, nel senso che sul piano politico non sarebbero particolarmente impegnative: tra queste potrebbe esserci a esempio il Rendiconto 2022 della Regione. Ben diverse sono invece altre pratiche che si starebbero stagliando all’orizzonte sul cielo del Consiglio regionale e che sarebbero ben più impegnative sul piano politico, ovviamente con riferimento alla maggioranza di centrodestra. L’attenzione generale dei consiglieri regionali è infatti indirizzata alle intenzioni del presidente della Regione Calabria e leader della coalizione Roberto Occhiuto, che nelle ultime ore – raccontano fonti qualificate del centrodestra – avrebbe espresso chiaramente la volantà di accelerare sulla riforma dei Consorzi di bonifica anche perché – si sussurra – spazientito e persino indispettito da alcune “resistenze” che ancora registrerebbe nella sua maggioranza, quelle resistenze che alcune settimane fa in una diretta social l’avevano indotto ad annunciare di voler porre la fiducia su provvedimento. Un annuncio forte, oltre che inedito, ma anche comprensibile, considerando che l’input del governatore  è quello di un pesante “giro di vite” sulla gestione dei Consorzi di bonifica, che da 11 con la riforma verrebbero ridotti a uno, di ambito regionale, con 11 distretti territoriali. Una “rivoluzione” epocale e anche per questo non da tutti accettata di buon grado. Ma a quanto pare Occhiuto adesso vuole chiudere questa partita il prima possibile e per questo – sempre secondo fonti accreditate – la riforma potrebbe vedere la luce con l’ok in una delle prossime sedute di Giunta regionale. Se questo percorso dovesse concretizzarsi, ecco che allora diventa probabile, se non certa, quella ancora indicativa seconda seduta di Consiglio regionale prima dello stop per la pausa ferragostana, un Consiglio regionale comprensibilmente molto “caldo”, politicamente parlando. (c. a.)