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«Pensavamo di aver visto e assistito già al peggio»

«Pensavamo di aver visto e assistito già al peggio. E invece no. Un gruppo di cittadini rendesi si è riunito ieri in un noto ristorante per dare vita a una conferenza stampa sulle vicende amminist…

Pubblicato il: 21/07/2023 – 15:24
di Marina Simonetti e Massimo La Deda
«Pensavamo di aver visto e assistito già al peggio»

«Pensavamo di aver visto e assistito già al peggio. E invece no. Un gruppo di cittadini rendesi si è riunito ieri in un noto ristorante per dare vita a una conferenza stampa sulle vicende amministrative e sul futuro della città. Tutto legittimo, ovviamente, anzi se ne apprezzerebbe pure il senso di partecipazione alla vita pubblica, se non fosse per un piccolo particolare. Al tavolo dei conferenzieri sedevano nell’ordine: l’ex assessore all’Urbanistica, redattore e responsabile politico del PSC, il piano urbanistico della cementificazione appena sospeso dai commissari. Il provvedimento di sospensione, come è noto, richiama le particolarissime modalità di approvazione, nonché le cointeressenze di taluni assessori, consiglieri comunali, imprenditori. Affianco all’ex assessore all’Urbanistica troviamo due ex consiglieri che hanno appena firmato un ricorso affinché il piano, redatto dal loro nuovo sodale, venga annullato. Gli stessi non sono sembrati nemmeno tanto imbarazzati, a differenza del passato, di stare in compagnia di consiglieri di cui si disprezzava l’appartenenza politica.
Spicca poi, al tavolo della presidenza, l’ex assessore allo sport e al parco acquatico, dimessosi per aver utilizzato il parco acquatico come un bene famiglia, al punto da organizzarci le feste dei propri congiunti. È utile ricordare che sullo Stadio Lorenzon e sul Parco acquatico si sono concentrate le attenzioni della Commissione antimafia. Segue l’ex assessore al bilancio, anche egli firmatario del PSC di cui sopra e titolare di diversi bilanci, preventivi e consuntivi dell’Ente (SIC!). Chiude il cerchio, anzi la linea, uno dei più convinti sostenitori di Manna, già promotore di liste a sostegno dell’ex sindaco, e congiunto di un’ex assessora della stessa Giunta. Costoro ci vogliono far credere di essere ritornati appena ieri a Rende dopo un lungo viaggio intercontinentale e di non sapere nulla di quello che è accaduto in città negli ultimi nove anni. La colpa sarebbe di Manna e solo di Manna, come se l’ex sindaco, di cui conosciamo le prodezze, abbia agito senza sodali, senza maggioranza e soprattutto non sia mai passato al vaglio degli elettori, tra i quali figurano tutti o quasi i succitati eroi. È lecito cambiare idea, a volte e è anche auspicabile, ma è riprovevole presentarsi, con tanto di aureola, a disposizione del futuro della città. Non una parola di autocritica o una qualche giustificazione dell’essere stati fino all’indecenza dalla parte di chi ha ridotto la nostra città in questo stato, per il quale non ci sono aggettivi sufficientemente adeguati. Con questi presupposti osano parlare di futuro. Intanto il presente è in mano a una triade commissariale e noi tutti cittadini dobbiamo subire l’onta dello scioglimento per mafia corredato da una relazione da brivido di tutto quel che in questi anni nella casa comunale si è consumato, con l’avallo anche del comportamento e spesso del “far finta di niente” di costoro. Il futuro non si costituisce sulla menzogna e sulle omissioni».

*AttivaRende

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