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Piano fascista contro la magistratura, arrestate due persone

L’indagine della Dia di Caltanissetta avrebbe accertato la costituzione di un “osservatorio” delle attività dei giudici

Pubblicato il: 21/07/2023 – 12:07
Piano fascista contro la magistratura, arrestate due persone

CALTANISSETTA La Dia di Caltanissetta ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari per l’avvocato Stefano Menicacci e per Domenico Romeo. Sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage. L’inchiesta nasce da intercettazioni che avrebbero rivelato un progetto ispirato dalla ideologia fascista (gli interlocutori si definiscono fascisti) di costituzione di un “Osservatorio” delle attività della magistratura, del quale dovrebbero fare parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati “non graditi”. Il progetto secondo gli interlocutori intercettati sarebbe attivo.
La Dia ha anche perquisito le case di Adriano Tilgher, esponente di spicco della disciolta organizzazione Avanguardia Nazionale (condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista), luogotenente dell’eversore nero Stefano Delle Chiaie, dell’avvocato Saverio Ingraffia e del docente universitario Francesco Scala.
I decreti sono stati emessi dalla Procura nissena per i reati associazione a delinquere e di violazione della legge Anselmi sulle associazioni segrete. «Le due vicende non sono collegate, se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio», si legge nel comunicato della Procura.

Cercavano appoggi ad altissimi livelli


Il progetto fascista prevedeva la richiesta di appoggio «di altissimi livelli del potere Esecutivo e di altri – si legge nel comunicato della Procura – avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto». Nessun esponente delle Istituzioni però è indagato, precisano i pm. L’inchiesta nasce nell’ambito degli accertamenti su presunti interessi dell’eversione nera nella realizzazione della strage di Capaci.

Il profilo di Menicacci

Il nome di Stefano Menicacci, l’avvocato 91enne finito ai domiciliari nell’ambito di una indagine della Dda di Caltanissetta su un piano fascista contro magistrati “sgraditi”, entra ed esce da decenni nelle inchieste delle Procure di mezza Italia. Ex deputato missino, difensore storico dell’eversore nero Stefano Delle Chiaie: nelle scorse settimane la corte d’assise di Bologna ha inviato alla procura del capoluogo i verbali della sua deposizione al processo sulla strage del 2 agosto del 1980 perchè si valutasse se avesse mentito in aula. Menicacci, originario di Foligno, in provincia di Perugia, tra l’altro venne indagato nell’inchiesta sui cosiddetti Sistemi Criminali della Procura di Palermo, poi archiviata, su un presunto golpe che avrebbe visto protagonisti negli anni ’90, in un tentativo di destabilizzazione del Paese, Cosa nostra, massoneria deviata, pezzi di Stato ed eversione nera.

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