La proposta di legge regionale sulla città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero è all’esame della commissione competente, peraltro presieduta da una esponente di FdI, Luciana De Francesco, apprezzata per il suo equilibrio e la sua imparzialità.
È doveroso che il dibattito prosegua e che si valuti ogni proposta migliorativa e partecipativa.
Detto questo, credo che per l’autunno o l’inizio dell’inverno avremo la legge e che, subito dopo, potrà essere indetto il referendum consultivo che avrà un grande significato politico
Dovremo impegnarci a far vincere i si e , se ciò accadrà, prepararci nel prossimo futuro a votare per l’unica , grande realtà.
Da cosentino ricordo che negli anni settanta l’area in questione aveva almeno ventimila abitanti in più. Probabilmente 25 mila. Il calo ha diverse ragioni. Quelle nazionali legate alla denatalità e quelle locali legate all’emigrazione che dobbiamo frenare.
Per farlo, è necessario davvero realizzare un agglomerato di 120 mila abitanti che diventerebbe la seconda città della regione dopo Reggio Calabria
Una città che dovrà guardare a nord, con il policlinico universitario, Arcavacata, l’area industriale ma anche a sud con uno dei centri storici più belli d’Italia che deve trovare occasioni di rilancio con investimenti di almeno vent’anni . Una città policentrica che può essere leader in Calabria.
L’aspetto politico è importante. Rende ci ha dimostrato che il civismo va bene per le piccole realtà e non per i grandi comuni.
Il centrodestra dovrà essere protagonista di questa fase con la sua unicità.
FdI è oggi focalizzata sulla grande battaglia delle elezioni europee ma non rinuncia all’idea di poter esprimere un suo candidato a sindaco. Naturalmente senza primogeniture ma senza alcun complesso di inferiorità.
Vogliamo trascinare Cosenza e la sua storia in una dimensione che recuperi la sua vocazione. Cosenza negli anni settanta era una delle più importanti città italiane sul piano politico. Deve ambire a formare una classe dirigente che sia di avanguardia nel contesto meridionale. E la città unica è il passaporto per realizzare questo sogno
*Vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera
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