RENDE «L’Università della Calabria darà il proprio contributo ai lavori geologici preparatori per la costruzione del Ponte di Messina». Lo comunica una nota del dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della Terra dell’Università della Calabria che precisa: «nei giorni scorsi, infatti, è stato sancito l’accordo per la realizzazione della Carta Geologica Villa San Giovanni di cui saranno protagonisti i ricercatori del dipartimento di Biologia, ecologia e scienze della Terra (Dibest) dell’Unical».
«La convenzione per l’avvio dei lavori – è detto – è stata sottoscritta presso la sede della Regione Sicilia a Palermo da Ispra, Dipartimento della montagna, foreste, forestazione e difesa del suolo della Regione Calabria, Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e le Università di Palermo, Catania, Messina e della Calabria. Il coinvolgimento dell’Unical giunge a valle di un accordo di collaborazione con la Regione Calabria, per la quale l’ateneo – e in particolare il Dibest – svolgerà il ruolo di referente sulle questioni geologiche».
«I geologi del Dibest – si precisa – hanno già contribuito alla realizzazione della Carta Geologica scala 1:50.000 Messina-Reggio Calabria e nei prossimi quattro anni, pertanto, realizzeranno la Carta Geologica di un’area di 649 kmq (75% aree marine e 25% terrestri), tra le più complesse e strategiche dell’intero Mediterraneo su cui è individuato il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, il Ponte sullo Stretto di Messina. La Cartografia Geologica Villa San Giovanni rappresenta uno studio multidisciplinare integrato delle rocce, dei sedimenti, dei fossili e delle strutture tettoniche e morfologiche di un territorio, associato ad una rappresentazione cartografica e digitale 4D (spazio/tempo). Non sarà semplicemente uno studio che fornirà necessarie informazioni geologiche funzionali alla progettazione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma anche un’importante base per lo sviluppo di progetti e studi multidisciplinari di carattere scientifico, tecnologico ed industriale».
«Infine, la cartografia geologica – conclude la nota – rappresenterà per il corso di laurea in Scienze geologiche un “laboratorio sperimentale” dove gli studenti di geologia potranno affrontare le future sfide geologiche-ambientali: dalla realizzazione dei modelli geologici per le grandi opere ed infrastrutture strategiche alla prevenzione, mitigazione e gestione dei rischi naturali ed antropici; dall’esplorazione alla caratterizzazione e sfruttamento sostenibile delle georisorse, delle nuove energie e del patrimonio geologico-ambientale e paesaggistico».
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