REGGIO CALABRIA «La Calabria brucia e interi territori, da Nord a Sud, sono alle prese con decine di roghi che stanno devastando il nostro patrimonio boschivo. Sono oltre cento gli interventi svolti dai Vigili del fuoco negli ultimi giorni, con l’ausilio di unità venute in soccorso dalla Campania dal Lazio e dal comando di Messina. Una situazione drammatica che non può essere addebitata soltanto al gran caldo di questi giorni, pur trattandosi di un fenomeno fuori dal normale e frutto senz’altro dei cambiamenti climatici del pianeta, ma soprattutto della crudeltà umana e di chi delittuosamente li determina». Lo ha detto il presidente Filippo Mancuso, aprendo i lavori della seduta odierna del Consiglio regionale della Calabria che ha aggiunto: «Siamo di fronte a una situazione di massima gravità – ha affermato ancora Mancuso – che ci chiede di mettere in atto provvedimenti all’insegna della tolleranza zero nei confronti di chi appicca dolosamente il fuoco a proprietà pubbliche e private. L’impegno della Regione e del presidente Occhiuto è massimo nell’attivare, con ogni mezzo a disposizione, la prevenzione per stroncare sul nascere questi crimini contro l’ambiente. Ma sono dell’avviso che occorra anche la vigilanza e la collaborazione dei cittadini per smascherare i piromani. La sola indignazione non basta. Ci vuole la massima attenzione di tutti, perché gli incendi provocati non sono soltanto reati i cui autori devono essere affidati alla giustizia, ma rappresentano una violenza inaudita alla sicurezza delle nostre comunità e dei cittadini. È dunque fondamentale che le centinaia di persone, tra vigili del fuoco, guardie forestali, dipendenti di Calabria Verde e volontari – che lottano quotidianamente contro le decine di roghi che stanno interessando il nostro territorio e a cu va il ringraziamento per l’impegno e la grande professionalità – possano contare sulla vigilanza efficace e il contrasto preventivo e repressivo delle istituzioni pubbliche a ogni L boschive e di vegetazione, come è accaduto nell’estate del 2021 significa togliere l’habitat agli animali e restringere gli spazi naturali alle persone e alle loro attività economiche. Ogni sottovalutazione di questi delitti contribuisce ad acutizzare la ferita profonda di cui soffre la nostra natura, colpendo la biodiversità e depauperando il patrimonio ambientale di una regione come la Calabria, che ha un indice di boscosità tra i più elevati d’Italia che va salvaguardato e messo a valore per creare sviluppo sostenibile e nuova occupazione».
«Come sapete – ha detto sempre Mancuso nel suo intervento – è venuto meno ieri un vero e proprio monumento della musica popolare italiana. Una leggenda vivente dalle enormi capacità artistiche e dalla spiccata sensibilità umana, specie nei confronti dei soggetti più fragili e indifesi a cui ha dedicato canzoni e ballate straordinarie. Ma anche uno dei più grandi cantastorie di tutti i tempi che ha raccontato l’anima della Calabria e del Mezzogiorno, enfatizzandone i pregi senza mai nascondere vizi e contraddizioni. Mi riferisco all’artista Otello Profazio, deceduto agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Come hanno scritto sociologi e scrittori che hanno indagato in profondità la sua musica e i suoi testi, di lui parleranno per sempre i libri di storia. Il suo ricordo, nei calabresi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarne l’estro creativo e l’acuto senso dell’umorismo, non verrà mai meno. Alla famiglia e ai suo amici più cari, vanno le condoglianze del Consiglio regionale».
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