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Occhiuto: «Contro gli incendi deterrenza fondamentale, bisogna inasprire le pene»

Il presidente della Regione: «Roghi spesso dolosi e dovuti alla stupidità dei piromani che poi però si beccano solo delle sanzioni»

Pubblicato il: 25/07/2023 – 9:15
Occhiuto: «Contro gli incendi deterrenza fondamentale, bisogna inasprire le pene»

CATANZARO «Intervenire per contrastare gli incendi significa soprattutto svolgere una azione di deterrenza nei confronti di chi dolosamente distrugge il capitale naturale di regioni bellissime come la mia». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo ad “Agorà” sui Rai3.

Il capitolo incendi

Occhiuto si è soffermato anzitutto sul tema degli incendi. «L’anno scorso per la verità – ha ricordato il governatore calabrese – siamo stati la regione meno interessata perché abbiamo messo in campo un piano antiindendi che evidentemente ha funzionato, quest’anno invece la zona di Reggio Calabria è un po’ come la zona di Palermo, di Mondello, anche lì ci sono molti incendi di interfaccia, incendi che nascono a ridosso delle aree urbanizzate e che poi si propagano fino ai boschi. Ora però la questione degli incendi va interpretata in maniera diversa rispetto a quella del cambiamento climatico: io non nego gli effetti del cambiamento climatico, anzi governo una regione che è esposta a questi effetti ed è necessario intervenire per consolidare una migliore cultura del consumo del suolo, della manutenzione del territorio. Ma gli incendi – ha rimarcato Occhiuto – sono invece dovuti alla stupidità degli uomini, perché nella maggior parte dei casi sono dolosi, sono dovuti a piromani che li appiccano anche con meccanismi emulativi. In Calabria ho cercato di sviluppare una azione di deterrenza nei confronti dei piromani, ho messo 30 droni – l’anno scorso ne avevo 5 che hanno beccato 22 piromani – 30 droni che fanno il monitoraggio. Purtroppo noi li segnaliamo, li denunciamo ai carabinieri poi però forse ci vorrebbe un inasprimento delle pene, perché spesso si beccano delle sanzioni o poco più. Invece intervenire per contrastare gli incendi significa soprattutto svolgere una azione di deterrenza nei confronti di chi dolosamente distrugge il capitale naturale di regioni bellissime come la mia».

«Mediterraneo hub dell’Italia e dell’Europa»

Al centro della puntata di “Agorà” anche altri temi come le misure relative al lavoro in questi giorni di caldo record. «Io – ha aggiunto Occhiuto – ho fatto una ordinanza sull’agricoltura e l’edilizia che in qualche modo chiede alle imprese di evitare di esporre i lavoratori nelle ore più calde, l’ho fatta concordandola con le organizzazioni di categoria e con l’Ance che ha dimostrato grande sensibilità. Non l’ho fatta per i lavori che hanno a che fare con il turismo ma credo che anche lì con una buona dose di ragionevolezza da parte degli operatori si possa intervenire sui turni di lavoro, sulle regole che itigano in qualche modo il rischio. Credo che lo stia facendo anche il governo: stamattina ho letto che c’è un protocollo d’intesa che il governo starebbe concordando con le organizzazioni sindacali e datoriali. Qundi io credo che con il buon senso questo problema si affronta e si può risolvere anche con il consenso delle organizazioni datoriali». Infine, Occhiuto ha fatto un passaggio anche alle politiche per il Mediterraneo: «Ho avuto il privilegio di intervenire come presidente del coordinamento dei presidenti delle Regioni del Mediterraneo all’incontro della Fao, ho visto molti ministri, poi c’è stata anche il presidente Meloni. C’è un grande interesse da parte del governo sull’area del Mediterraneo, che può essere o fonte di sviluppo per il nostro Paese e per l’Europa o fonte di problemi. Se – ha spiegato il presidente della Regione – guardiamo all’immigrazione e non riusciamo a pensare a una immigrazione da domanda, utilizzando a esempio il lavoro che i migranti possono dare al nostro Paese, e la subiamo, il Mediterraneo diventa la frontiera di un’Europa che non sa affrontare i problemi, con conseguenze evidenti oer l’Italia. Se pensiamo al fatto che l’energia la compriamo dai Paesi del Mediterraneo e che i Paesi che si affacciano sulla sponda Sud del Mediterraneo cresceranno con tassi di incremento superiori a quelli europei, allora possiamo davvero immaginare che soprattutto le Regioni italiane del Sud nel Mediterraneo possano essere l’hub economico ed energetico dell’Italia e dell’Europa. Credo – ha concluso Occhiuto – che il governo su questo ci stia investendo, speriamo che continui a farlo». (c. a.)

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