ROMA Hanno fatto molto discutere le parole pronunciate da don Luigi Ciotti qualche giorno fa e riportate dal Corriere della Calabria in un servizio più ampio, in occasione della presentazione del libro “Guida all’Aspromonte misterioso” a Bovalino. «Il Ponte sullo Stretto – ha detto il fondatore di Libera – non unirà solo due coste, ma certamente due cosche». Quanto basta per riaccendere la polemica, come riporta l’Ansa.
Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e uno dei principali sostenitori della realizzazione del ponte, ha definito le affermazioni del fondatore di Libera «una vergogna e una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di persone perbene». Il leader della Lega ha poi aggiunto che chi dipinge «l’Italia come mafia, pizza e mandolino, se espatria fa un favore a tutti». Parole che fanno insorgere l’opposizione. Secondo la senatrice del Pd e responsabile Legalità, trasparenza e contrasto alle mafie del partito, Enza Rando, quelle del ministro sono dichiarazioni «offensive e volgari».
Il deputato dem Stefano Vaccari ha criticato la scelta di Salvini di «banalizzare» il tema della lotta alla criminalità organizzata definendo la costruzione del ponte sullo Stretto «la più grande iniziativa antimafia». L’attacco a don Ciotti, da sempre impegnato nella lotta alle mafie, non piace nemmeno ad Avs e M5s. Fratoianni ha definito il ponte «la cosa più inutile che i siciliani si possano aspettare», mentre il capogruppo rossoverde a palazzo Madama, Peppe De Cristofaro, ha invitato Salvini a «occuparsi dei trasporti in Sicilia e Calabria, dove sono pessimi, e non solo del Ponte. Ma a Salvini questo non interessa».
È della stessa opinione anche il capogruppo M5s alla Camera, Francesco Silvestri, che definisce le parole del ministro «inaccettabili», mentre il senatore pentastellato Luigi Nave lo invita a pensare alla «debacle» dei trasporti in Italia. In difesa di don Ciotti anche una nota congiunta di Anpi, Arci, Acli, Greenpeace, Legambiente e Wwf, che criticano i «toni volgari» del ministro verso «chi spende la sua vita contro le mafie». Mentre per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, le parole di Salvini sono un «segnale dell’imbarbarimento della politica».
Nel frattempo, la Lega si stringe attorno al proprio leader. Per il deputato Davide Bellomo don Ciotti «ha offeso milioni di cittadini del Mezzogiorno» mentre per l’europarlamentare Annalisa Tardino si tratta solo di «polemiche strumentali».
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