SOVERATO «Alcuni dicono che l’amore è un bambino e alcuni che è un uccello, alcuni dicono che fa girare il mondo e altri che è solo un’assurdità […] Può assomigliare a un pigiama o a del salame piccante dove non c’è da bere? Per l’odore può ricordare un lama o avrà un profumo consolante? È pungente a toccarlo, come un pruno, o lieve come morbido piumino? È tagliente o ha gli orli lisci e soffici? Ditemi la verità, vi prego, sull’amore […]». Così scrive Wystan Hugh Auden nei suoi più celebri versi.
La verità sull’amore, in definitiva, non è mai una sola. Ce lo insegna la storia, la letteratura, ma anche la chimica, la fisica, la cronaca e la poesia. A spiegarlo al pubblico di Armonie d’Arte Festival, un pubblico numerosissimo e appassionato nel suggestivo verde dell’Orto Botanico di Soverato, in provincia di Catanzaro, il duo Massini-Barbarossa con lo spettacolo “La verità, vi prego, sull’amore”, che prende il nome e muove le fila proprio dall’opera di Wystan Hugh Auden. Un’esclusiva regionale di Armonie d’Arte.
Una scrivania piena di faldoni: questi custodiscono, a loro volta, le vicende amorose di personaggi più o meno celebri delle fiabe, della storia, dell’attualità. Personaggi da interpellare, uno ad uno, per averci illusi o disillusi sull’amore, ciascuno con i suoi “perché”.
Da Romeo e Giulietta a Biancaneve, da Emily Dickinson ai Fratelli Grimm, dal signor Nazario Patrizi, venditore di musicassette al mercato, agli scienziati Hawking e Dirac: l’amore e le sue vicende chiamano in causa proprio tutti, in una narrazione dal ritmo incalzante e coinvolgente.
Il merito è tutto di un effervescente Stefano Massini, narratore pop, graffiante, ironico, spiazzante, sempre pronto ad indagare le storie della vita e gli stati d’animo quotidiani (unico autore italiano ad aver ricevuto il prestigioso Tony Award) insieme al talento narrativo di Luca Barbarossa, cantautore, scrittore e conduttore radiofonico, in costante equilibrio tra musica e poesia.
Il risultato è stato un vibrante recital di riflessioni inedite, in un perfetto intreccio tra le storie raccontate da Massini e la canzone d’autore di Barbarossa; un viaggio caleidoscopico di immagini, stimoli, sensazioni, suggestioni e ovviamente di sensibilità.
Cosa è l’amore? E’ l’amore per la libertà, l’amore per la verità, l’amore per la giustizia e l’amore per l’amore. L’amore è una “lotta di resistenza”, è una “casa con vista sul male”, talvolta è solo business, l’amore è “due esseri umani che parlano con una porta chiusa in mezzo”, una porta “fatta di paure, pregiudizi e resistenze”. L’amore, che inizia sempre con un nome, è la fortuna dei cantautori, scientificamente è l’antimateria ma anche quell’equazione per cui due corpi, una volta entrati a contatto tra di essi, se divisi continuano ad influenzarsi.
«Sull’amore è molto importante farsi delle domande, chiaramente molte volte scopri che non basta farsi domande ma bisogna darsi delle risposte che non siano quelle che i luoghi comuni ci hanno consegnato – spiega Stefano Massini a fine spettacolo –. Questo nostro lavoro prova, anche con il sorriso, a raccontare delle verità sull’amore che a volte possono essere anche inaudite o fastidiose, ma sono delle verità. Uno spettacolo la cui gestazione, molto curata, è stata lunghissima, che abbiamo provato per sei mesi nei più importanti teatri italiani, da Firenze a Milano, ed ogni volta aggiungevamo un tassello. Si tratta di un lavoro molto importante perché oltre a venirne fuori questo spettacolo è venuta fuori un’amicizia che credo si percepisca, questo senso di grande affiatamento tra me e Luca (Barbarossa, ndr) per me essenziale».
«In questa straordinaria location, abbiamo percepito un’armonia molto bella tra teatro e natura – continua Massini – il teatro è nato a stretto rapporto con la natura, c’è qualcosa di antico e profondamente umano nel nostro venire qua a raccontare delle cose stando in mezzo agli alberi e non al cemento e non a cose costruite dagli esseri umani, l’ho trovato un punto di forza di questo luogo che consente anche un rapporto molto ravvicinato e forte con il pubblico».
Stesse percezioni anche per Luca Barbarossa: «È sempre bello stare sul palco ma in un contesto del genere il palco dà assolutamente qualcosa in più. Abbiamo pensato che tutto sommato parlare d’amore è diventato quasi rivoluzionario. Il mondo ha preso una direzione opposta, ostinata e contraria, c’è un movimento internazionale che ci chiede di salvare il pianeta, noi rispondiamo invece con delle guerre. Assurdo! Sembra che il mondo abbia preso una direzione di follia e di autodistruzione, ecco che parlare d’amore e fare un’indagine su ciò che regola i rapporti tra esseri umani assume un significato importante oltre che bello».
«Un’eccezionale prova di teatro, uno Stefano Massini potentissimo, un Luca Barbarossa giusto lieve inedito contrappunto musicale, una profondità di contenuti insieme brillanti e drammatici, esilaranti e poetici, uno la memorabile di Armonie d’Arte Festival. Una densità valoriale ed espressiva straordinaria, e noi felici di aver avuto l’intuizione di aver voluto questo nuovo spettacolo quando ancora non aveva debuttato e averlo portato in esclusiva in questa Calabria Straordinaria, come titolare il brand lanciato dalla Regione, e che sempre di più vale il viaggio». Ad affermarlo è il Direttore Artistico di Armonie d’Arte Festival, Chiara Giordano.
Sono altri due gli appuntamenti in programma in questo fine settimana per il Festival: giovedi 27 luglio ore 22.00, nella cornice del Bosco di Santa Maria adiacente alla Certosa di Serra San Bruno (VV), che di sera assume una dimensione fiabesca e suggestiva, il Festival propone un “Omaggio a La Traviata” di Giuseppe Verdi nei 170 anni dalla prima rappresentazione, con l’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta da Alberto Veronesi, una co-produzione di Armonie d’Arte con la regia di Chiara Giordano. Venerdi 28 luglio alle 22.00 il Festival è all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia a Lamezia Terme (CZ), con una delle grandi star del jazz internazionale: il geniale chitarrista Mike Stern. In questo raro appuntamento per il meridione, Stern è accompagnato da altrettanti eccezionali musicisti, quali sua moglie Leni Stern e una ritmica con i fiocchi, completata da Dennis Chambers (batteria) e Jimmy Haslip (basso elettrico), mentre al sassofono la potente individualità di Bob Franceschini
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