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Armonie d’Arte Festival, grande successo per il duo Massini-Barbarossa

Pubblico delle grandi occasioni all’Orto Botanico di Soverato. I due artisti hanno portato in scena lo spettacolo “La verità, vi prego, sull’amore”

Pubblicato il: 27/07/2023 – 16:42
Armonie d’Arte Festival, grande successo per il duo Massini-Barbarossa

SOVERATO «Alcuni dicono che l’amore è un bambino e alcuni che è un uccello, alcuni dicono che fa girare il mondo e altri che è solo un’assurdità […] Può assomigliare a un pigiama o a del salame piccante dove non c’è da bere? Per l’odore può ricordare un lama o avrà un profumo consolante? È pungente a toccarlo, come un pruno, o lieve come morbido piumino? È tagliente o ha gli orli lisci e soffici? Ditemi la verità, vi prego, sull’amore […]». Così scrive Wystan Hugh Auden nei suoi più celebri versi.
La verità sull’amore, in definitiva, non è mai una sola. Ce lo insegna la storia, la letteratura, ma anche la chimica, la fisica, la cronaca e la poesia. A spiegarlo al pubblico di Armonie d’Arte Festival, un pubblico numerosissimo e appassionato nel suggestivo verde dell’Orto Botanico di Soverato, in provincia di Catanzaro, il duo Massini-Barbarossa con lo spettacolo “La verità, vi prego, sull’amore”, che prende il nome e muove le fila proprio dall’opera di Wystan Hugh Auden. Un’esclusiva regionale di Armonie d’Arte.
Una scrivania piena di faldoni: questi custodiscono, a loro volta, le vicende amorose di personaggi più o meno celebri delle fiabe, della storia, dell’attualità. Personaggi da interpellare, uno ad uno, per averci illusi o disillusi sull’amore, ciascuno con i suoi “perché”.
Da Romeo e Giulietta a Biancaneve, da Emily Dickinson ai Fratelli Grimm, dal signor Nazario Patrizi, venditore di musicassette al mercato, agli scienziati Hawking e Dirac: l’amore e le sue vicende chiamano in causa proprio tutti, in una narrazione dal ritmo incalzante e coinvolgente.
Il merito è tutto di un effervescente Stefano Massini, narratore pop, graffiante, ironico, spiazzante, sempre pronto ad indagare le storie della vita e gli stati d’animo quotidiani (unico autore italiano ad aver ricevuto il prestigioso Tony Award) insieme al talento narrativo di Luca Barbarossa, cantautore, scrittore e conduttore radiofonico, in costante equilibrio tra musica e poesia.
Il risultato è stato un vibrante recital di riflessioni inedite, in un perfetto intreccio tra le storie raccontate da Massini e la canzone d’autore di Barbarossa; un viaggio caleidoscopico di immagini, stimoli, sensazioni, suggestioni e ovviamente di sensibilità.
Cosa è l’amore? E’ l’amore per la libertà, l’amore per la verità, l’amore per la giustizia e l’amore per l’amore. L’amore è una “lotta di resistenza”, è una “casa con vista sul male”, talvolta è solo business, l’amore è “due esseri umani che parlano con una porta chiusa in mezzo”, una porta “fatta di paure, pregiudizi e resistenze”. L’amore, che inizia sempre con un nome, è la fortuna dei cantautori, scientificamente è l’antimateria ma anche quell’equazione per cui due corpi, una volta entrati a contatto tra di essi, se divisi continuano ad influenzarsi.

Stefano Massini

«Sull’amore è molto importante farsi delle domande, chiaramente molte volte scopri che non basta farsi domande ma bisogna darsi delle risposte che non siano quelle che i luoghi comuni ci hanno consegnato – spiega Stefano Massini a fine spettacolo –. Questo nostro lavoro prova, anche con il sorriso, a raccontare delle verità sull’amore che a volte possono essere anche inaudite o fastidiose, ma sono delle verità. Uno spettacolo la cui gestazione, molto curata, è stata lunghissima, che abbiamo provato per sei mesi nei più importanti teatri italiani, da Firenze a Milano, ed ogni volta aggiungevamo un tassello. Si tratta di un lavoro molto importante perché oltre a venirne fuori questo spettacolo è venuta fuori un’amicizia che credo si percepisca, questo senso di grande affiatamento tra me e Luca (Barbarossa, ndr) per me essenziale».
«In questa straordinaria location, abbiamo percepito un’armonia molto bella tra teatro e natura – continua Massini – il teatro è nato a stretto rapporto con la natura, c’è qualcosa di antico e profondamente umano nel nostro venire qua a raccontare delle cose stando in mezzo agli alberi e non al cemento e non a cose costruite dagli esseri umani, l’ho trovato un punto di forza di questo luogo che consente anche un rapporto molto ravvicinato e forte con il pubblico».

Luca Barbarossa

Stesse percezioni anche per Luca Barbarossa: «È sempre bello stare sul palco ma in un contesto del genere il palco dà assolutamente qualcosa in più. Abbiamo pensato che tutto sommato parlare d’amore è diventato quasi rivoluzionario. Il mondo ha preso una direzione opposta, ostinata e contraria, c’è un movimento internazionale che ci chiede di salvare il pianeta, noi rispondiamo invece con delle guerre. Assurdo! Sembra che il mondo abbia preso una direzione di follia e di autodistruzione, ecco che parlare d’amore e fare un’indagine su ciò che regola i rapporti tra esseri umani assume un significato importante oltre che bello».

Giordano: «Un’eccezionale prova di teatro»

«Un’eccezionale prova di teatro, uno Stefano Massini potentissimo, un Luca Barbarossa giusto lieve inedito contrappunto musicale, una profondità di contenuti insieme brillanti e drammatici, esilaranti e poetici, uno la memorabile di Armonie d’Arte Festival. Una densità valoriale ed espressiva straordinaria, e noi felici di aver avuto l’intuizione di aver voluto questo nuovo spettacolo quando ancora non aveva debuttato e averlo portato in esclusiva in questa Calabria Straordinaria, come titolare il brand lanciato dalla Regione, e che sempre di più vale il viaggio». Ad affermarlo è il Direttore Artistico di Armonie d’Arte Festival, Chiara Giordano.

Il programma

Sono altri due gli appuntamenti in programma in questo fine settimana per il Festival: giovedi 27 luglio ore 22.00, nella cornice del Bosco di Santa Maria adiacente alla Certosa di Serra San Bruno (VV), che di sera assume una dimensione fiabesca e suggestiva, il Festival propone un “Omaggio a La Traviata” di Giuseppe Verdi nei 170 anni dalla prima rappresentazione, con l’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta da Alberto Veronesi, una co-produzione di Armonie d’Arte con la regia di Chiara Giordano. Venerdi 28 luglio alle 22.00 il Festival è all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia a Lamezia Terme (CZ), con una delle grandi star del jazz internazionale: il geniale chitarrista Mike Stern. In questo raro appuntamento per il meridione, Stern è accompagnato da altrettanti eccezionali musicisti, quali sua moglie Leni Stern e una ritmica con i fiocchi, completata da Dennis Chambers (batteria) e Jimmy Haslip (basso elettrico), mentre al sassofono la potente individualità di Bob Franceschini

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