Il rosso dalla cipolla di Tropea, il blu dal guado, il giallo dalla camomilla. È l’idea visionaria di Claudio Cutuli, stilista e artigiano calabrese, emigrato in Umbria e ormai celebre nel mondo della moda. Il procedimento prevede l’estrazione dei pigmenti naturali da piante coltivate, che poi andranno a colorare i vestiti prodotti dalla sua azienda. Foulard, borse e, soprattutto, sciarpe d’alta qualità e completamente biologiche, tanto da essere indossate da star internazionali come Johnny Depp e Victoria Beckham. La storia dello stilista inizia proprio a Tropea, sua terra natìa, dalla quale, però, ha deciso di emigrare.
È il 1838 quando nella perla del Tirreno gli avi del maestro Cutuli danno inizio a una fortunata dinastia di tessitori. Quasi 200 anni dopo, lo stilista nato e cresciuto a Tropea, dopo una parentesi dedicata agli studi, decide di proseguire l’arte ereditaria della famiglia. Legato saldamente all’idea di produrre in modo ecosostenibile, porta innovazioni senza perdere contatto con la tradizione. Come racconta al Corriere della Sera, le vasche di argilla usate dall’azienda per il processo di colorazione, garantendo un miglior assorbimento del colore, sono ancora a Tropea, nonostante la sede dell’azienda si trovi in Umbria.
La sua è anche una delle tipiche storie di emigrazione calabrese. Finita la scuola, si trasferisce per gli studi universitari a Perugia, dove oggi vive nel piccolo borgo di Bevagna. È qui che decide di dedicarsi alla propria arte, luogo in cui l’azienda «ha trovato la sua sede e il suo luogo di continua scoperta professionale e mistica». Insieme a sua moglie, ha avviato un progetto imprenditoriale in cui il tema della sostenibilità ambientale è primario. Non solo il procedimento di colorazione naturale, ma anche i tessuti dei vestiti sono di origine biologica: ortica, soia, lana e cashmere autoctone.
Sull’onda green della sua azienda, ha ideato il premio letterario “Le pagine della Terra”, dedicato agli scrittori che trattano il tema ambientale. Inoltre, ogni anno, in occasione del concerto di beneficienza “Con il cuore, nel nome di Francesco”, tenuto ad Assisi, omaggia i frati con un foulard che raffigura gli affreschi di Giotto. Si definisce «esteta, cultore del bello e dell’arte in tutte le sue declinazioni». A maggio ha donato uno dei suoi foulard con l’immagine di Cristo alla premier Giorgia Meloni. Oggi, il brand è riconosciuto a livello internazionale e venduto in oltre 200 negozi nel mondo.
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