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Incendi, i vescovi calabresi: «La nostra Regione ferita da criminalità e trascuratezza»

Il presidente della Cec Morrone: «Il governo intervenga con fondi straordinari. Necessario infittire le maglie dei controlli»

Pubblicato il: 27/07/2023 – 18:57
Incendi, i vescovi calabresi: «La nostra Regione ferita da criminalità e trascuratezza»

CATANZARO Nei giorni scorsi tutta la Calabria è stata interessata da estesi incendi che hanno pesantemente compromesso vaste aree montane e collinari, ed in un caso – a Cardeto, nella Città metropolitana di Reggio Calabria – anche un uomo ha perso la vita a causa delle fiamme e altre due persone sono gravemente ferite.
L’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone, a nome di tutti i vescovi calabresi, mentre condanna come criminali atti volontari che devastano i nostri territori causando vittime, esprime la propria vicinanza alle famiglie della vittima e dei feriti. Inoltre, dichiara la propria solidarietà a quanti hanno subito danneggiamenti ad abitazioni e luoghi dediti al lavoro, all’agricoltura e all’allevamento: «Auspico – ha dichiarato il presidente della Conferenza episcopale calabra – che il Governo intervenga con fondi straordinari per sostenere coloro che, a causa degli incendi, hanno perso tanto o tutto. Così come avvenuto per le alluvioni che negli ultimi mesi hanno colpito il Nord Est, allo stesso modo è opportuno che da Roma arrivi il giusto sostegno per chi ha subito i danni delle calamità naturali».

«Infittire la maglia dei controlli»

La grave ricorrenza degli incendi che puntualmente affligge la Calabria, deve far riflettere sul modo con il quale si attua il piano per la prevenzione e la lotta attiva agli incendi boschivi ed anche sulla dolosità degli stessi: «La nostra Regione – prosegue l’arcivescovo Morrone – è stata ferita da criminalità e trascuratezza: gli incendi non si combattono solo dopo che sono divampati, ma è indispensabile infittire la maglia dei controlli e della prevenzione affinché si eviti di ritrovarsi, ogni anno, con ampie zone di territorio compromesse dalle fiamme». Rispetto alla prevenzione, proprio la Calabria ha offerto a tutti uno straordinario modello che ha sensibilmente ridotto il numero di incendi alla fine dello scorso decennio, quello degli Ecopastori: «c’è da chiedersi – continua la nota – come mai questa buona prassi è stata interrotta».
Monsignor Morrone, in conclusione, ringrazia tutti gli operatori delle Forze dell’ordine, la Protezione civile, i Vigili del fuoco, i volontari, le comunità parrocchiali e quanti hanno contribuito a fermare l’avanzare delle fiamme: «il vostro impegno è esemplare ed è proprio dall’esempio che ci avete dato che dobbiamo ripartire per prenderci cura della nostra casa comune: dobbiamo ripensare il nostro rapporto con la natura e con il creato, ricordando a noi stessi che siamo collaboratori della creazione di Dio, non padroni dell’ambiente che ci è stato donato e che dovremo consegnare alle prossime generazioni».

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